Istituto Bernocchi sempre più all'avanguardia. Da oggi sarà possibile, per tutti gli studenti dei diversi corsi di studi, utilizzare il laboratorio di stampanti 3D per lavorare e realizzare prodotti utili per la loro professione. 

All'inaugurazione, avvenuta questa mattina (18 febbraio), i ragazzi, all'opera sui nuovi strumenti, hanno provato a realizzare appendini, gioielli e altri piccoli strumenti.  Le stampanti utilizzano un filo in PLA, più duttile ed elegante rispetto al BS e non cangerogeno. «Il laboratorio composto da piccole isole collegate tra loro – ha spiegato il professor Gianni Bettoni tra i sostenitori del progetto -. Le stampanti sono di diversi tipi in base ai differenti studi della nostra scuola. Sono strumenti che chiunque può utilizzare. Oggi si può scannerizzare con semplici strumenti da gioco e da lì poi stampare». 

Al momento il laboratorio contiene 5 stampanti, a cui si aggiungeranno altre cinque. Ad aiutare finanziaramente la scuola nell'acquisto il Comune di Legnano. Soddisfatta la preside Rosemary Codazzi: «La nostra scuola vanta un primato dal punto di vista delle nuove tecnologie come questa. Noi ci stiamo lanciando in questa sfida, è a volte un salto nel buio ma anche il presupposto per fare meglio. Io credo molto che questo possa fare da incentivo sia per gli studenti che per i professori che possono così lavorare con nuovi strumenti».

Presente anche il sindaco Alberto Centinaio che ha sottolineato come da queste tecnologie «la nostra economia si potrà sicuramente riprendere. Sono contento che l'amministrazione abbia contribuito a questa iniziativa e sicuramente continuerà a sostenere progetti economicamente, per quanto è possibile. Prometto poco ma quel che prometto mantengo». 

Tra gli ospiti dell'incontro odierno, Giuseppe De Privitellio, progenitore legnanese delle stampanti 3D, come avevamo già pubblicato nel 2013 in un nostro servizio, clicca qui