IL Baff si avvicina, presentata la rassegna scolastica
I lungometraggi selezionati esplorano differenti paesaggi italiani e non solo: da Napoli alla Svizzera fino all'Argentina di Bergoglio...
Un BA Film Festival che si preannuncia ricco di spunti e riflessioni, grandi titoli e grandi nomi, a partire dalla sezione dedicata alle scuole. I lungometraggi selezionati quest'anno per la rassegna esplorano differenti paesaggi italiani e non solo: ci si muove da Napoli alla provincia di Viterbo, da Casale Monferrato alla Svizzera, ma ci si sposta anche nel tempo, nell'Argentina dittatoriale dove Papa Bergoglio ha trascorso la sua giovinezza.
I film saranno presentati agli studenti di terza media e a quelli delle scuole superiori di Busto Arsizio. Venerdì 15 gennaio la rassegna mattutina è stata illustrata ai dirigenti scolatici e agli insegnanti dei diversi istituti, alla presenza del sindaco Gigi Farioli, di Steve Della Casa e dei responsabili del "Made in Italy – Scuole" Paolo Castelli e Celeste Colombo. Alla scorsa edizione avevano partecipato circa 2800 studenti. Ringraziamenti «dovuti» sono arrivati da tutti i presenti verso quello che è ormai un punto di riferimento culturale importante per tutta la città. Gli insegnanti presenti hanno tenuto a sottolineare quanto gli studenti siano sensibili di fronte alla qualità delle rappresentazioni proposte, ma che il festival assume maggior significato laddove trova un lavoro dietro svolto a scuola di approccio ai diversi temi.
«Questa sarà la mia ultima presenza da sindaco al Baff – ha commentato il primo cittadino -, ma nelle "primarie delle idee" è stato già inserito il tema della cultura, come il sistema cinema si può inserire nella Busto del 2020. La caratteristica principale del nostro impegno culturale rimane sempre la riflessione e l'educazione dei ragazzi delle scuole».
Il Baff, quest'anno alla sua XIV edizione, si svolgerà dal 12 al 19 marzo. Diversi le tematiche proposte, alcuni più forti e più complesse, ma tutte degne di riflessione, soprattutto da parte degli studenti. Sei le trame che la mattina saranno proiettate in una delle sale cinematografiche di Busto Arsizio.
– Un posto sicuro (di Francesco Ghiaccio) racconta il complesso rapporto tra padre e figlio, riavvicinati a seguito della malattia che sopraggiunge al padre, un tumore causato dall'esposione alle fibre di amianto nella fabbrica dove lavorava come operaio. Il film fa emergere la storia dei cittadini di Casale Monferrato, operari che dopo trent'anni non hanno smesso di lottare per affermare i propri diritti.
– La felicità è un sistema complesso (di Gianni Zanasi) trova nello squilibrio il suo punto di forza e di attrazione, avvitandosi attorno al protagonista, l'intermediario di un'azienda che acquista società in crisi, conquistando la fiducia dei suoi cliente. La sua vita viene però sconvolta dall'arrivo della fidanzata israeliana del fratello e dalla morte di una coppia di imprenditori trentini, che lasciano orfani e al comando dell'impresa familiare un figlio diciottenne e una figlia tredicenne.
– Youth – La giovinezza (di Paolo Sorrentino) narra di due amici ottantenni con una forte consapevolezza del temoo che sta passando. Il film è ambientato in un hotel nelle Alpi Svizzere dove i due trascorrono una vacanza e che ospita un bonzo tibetano, un sosia di Maradona ansimante, una star del cinema frustata per il fatto di essere nota solo come un robot, una ragazza lasciata dal fidanzato, un gruppo di sceneggiatori.
– Chiamatemi Francesco (di Daniele Lucchetti), uscito nelle sale lo scorso dicembre, ripercorre l'ampio arco di tempo trascorso da Papa Bergoglio a Buenos Aires fino alla loggia di San Pietro, evocando il percorso umano e spirituale intrapreso dal Pontefice, attraverso i difficili anni della dittatura.
– Gli ultimi saranno gli ultimi (di Massimiliano Bruno), mostra la storia di due protagonisti paralleli: Antonio, polizziotto veneto trasferito ad Anguillara con disonore e accolto con scherno dai colleghi, e Luciana, che dopo anni di attesa rimane incinta ma proprio per questo il datore di lavoro rifiuta di rinnovarle il contratto "a tempo indeterminato". Un film che in ogni momento potrebbe sconfinare in farsa o tragedia, dove si percepisce il meglio della commedia all'italiana.
– Per amor vostro (di Giuseppe Gaudino), si presenta come un film ambizioso dove la storia che viene raccontata cerca di allargarsi a uno sguardo che coinvolga non solo coloro che agiscono al suo interno, ma si applichi alla complessa città in cui si dipana. Anna, la protagonista interpretata da Valeria Golino, vive nella sua Napoli evitando di vedere ciò che accade nella sua famiglia. Per amore dei tre figli e della famiglia, ha lasciato che la sua vita si spegnesse lentamente. Una vita piatta, nonostante sul lavoro sia molto apprezzata. Brava nell'aiutare gli altri, ma con se stessa non trova l'occasione di darsi aiuto.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.