«Un'esperienza professionale di assoluto spessore, un percorso stimolante anche sul piano umano». Così, il direttore generale dell'azienda Ospedaliera di Legnano, Carla Dotti i suoi 8 anni a Legnan ha riassunto, durante il l'ultimo consiglio di direzione, .

La convocazione quindicinale, che riunisce tutti i Capi di dipartimento delle varie discipline mediche dei 4 ospedali, si è tenuta ieri, mercoledì 23 dicembre, nel nosocomio cittadino. Proprio in questo contesto la dottoressa Dotti, ha salutato medici e dirigenti lasciando ufficialmente il posto al dottor Massimo Lombardo.  

La dottoressa Dotti ha aperto la riunione ricordando che in mattinata ha presentato con il Comune il nuovo progetto Parco "Boschi Ronchi" (clicca qui). Poi l'attenzione è passata al suo congedo. «Ora il compito si complica perchè il cittadino è messo al centro e le richieste aumentano – afferma la dottoressa -. Non dimentichiamo che, con la riforma, nascerà una nuova figura e un'agenzia di controllo che guidderà il cittadino e parlerà della nostra sanità. Credo che il compito sia aumentare attenzioni e opinioni. Continuare a pensare a quello che abbiamo fatto ci farà distrarre. C'è tanto da fare. Noi abbiamo rinnovato la nostra azienda ma il mondo fuori è cambiato. Un'azienda deve stare al passo con i tempi: non dobbiamo fermarci».

L'incarico da direttore generale terminerà giovedì 31 dicembre. «Lascio con un certo dispiacere – commenta Dotti a margine del Collegio -. È stato l'incarico piu importante della mia vita durante il quale ho incontrato persone incredibili».

Poi, con un filo di emozione, tra gli scambi degli auguri, la dottoressa ha raccontato il suo primo giorno di lavoro all'ospedale cittadino. «Sono arrivata a Legnano il primo gennaio 2008 – racconta Dotti -. Era una domenica e aveva nevicato Sono entrata in ospedale e la prima area che ho incontrato è stato il pronto soccorso: era terribile. Ricordo ancora la porta che continuava ad aprirsi e chiudersi con il freddo che entrava. Da allora le cose sono cambiate notevolemente: ma non è stato facile. Arrivavo dalla Regione dove avevo ricoperto un incarico di direttore unita organizzativa accreditamento qualità del sistema socio sanitario. Tenete conto che a Legnano, su 4mila dipendenti, conoscevo pochi medici, tra questi i dottori Petrini, Minuto e De Servi».

Da allora tante sono state le sfide vinte: «Non è stato semplice e immediato – prosegue la dottoressa -. Insomma è passato un anno abbondante prima di capire come funzionava il meccanismo. Poi con la dottoresa Cantù, l'allora direttore generale dell'Asl Milano1 ho iniziato a portare avanti i progetti già avviati nel piano economico finanziario del vecchio ospedale. Il primo su cui abbiamo lavorato è stata la cittadella della fragilità, da lì il nuovo ospedale. Il trasloco e la messa in vendita della vecchia area. Le gare per le nuove attrezzature, l'ospice di Cuggiono nel dicembre 2008, il blocco parto a Magenta e altri progetti ancora sino ad arrivare a oggi quando abbiamo messo un altro tassello verde con il Parco Ex-Ila».

Un'avventura raccontata da una speciale collezione "bandiera" conservata nell'ufficio della dottoressa Dotti. Dieci quadretti per ogni taglio del nastro. «Ecco queste sono le mie bandierine – racconta il direttore uscente -. Sono i frammenti di ogni taglio del nastro che abbiamo vissuto».

Da segnalare che durante il Collegio sono stati salutati tre primari che vanno in pensione: la dottoressa Elda Suigo (Laboratorio analisi), il dottor Pietro Corigliano (Medicina), il dottor Piero Di Giuseppe (Chirurgia plastica), tutti provenienti dal Fornaroli di Magenta. I sostituti rispettivamente sono la dottoressa Emanuela Venegoni e Milvia Lotzniker primario Laboratorio Analisi, Elisabetta Saporiti attuale primario Chirurgia Plastica Legnano.

Arrivati anche i ringraziamenti di Valeria Vanossi presidente dell'associazione "Sole Nel Cuore" «La dottoressa Dotti ha saputo valorizzare il mondo del volontariato – afferma Vanossi -. Ci ha sempre dimostrato una forte sensibilità nei casi più delicati da noi segnalati. Per noi è stata un grande direttore generale».