Riceviamo e pubblichiamo da Lions Club Parabiago Giuseppe Maggiolini

Il periodo che si sta vivendo, inducendo ad aspettare il Santo Natale con una speranza vera di pace oltre che di serenità e di tranquillità economica, può richiamare alla mente la favola dell'…."Aspettando il Natale" che è stata raccontata ieri sera (16 dicembre) durante la Festa degli Auguri che il LC Parabiago Giuseppe Maggiolini ha avuto la fortuna ed il piacere di tenere con la Delegazione Alto Milanese della Accademia Italiana della Cucina a Parabiago presso Villa Corvini.

Nell'attesa del Santo Giorno si è rinnovata la speranza che la risposta alla perenne domanda  "….come sempre sarà Natale… ma che Natale sarà? " possa essere quella che i Lions e gli accademici auspicano  "un giorno pieno di dignità, armonia ed umanità" come inizio di un anno ricolmo di giorni simili.

Per la preparazione della Cena degli Auguri ci si è affidati al ben noto Chef varesino Venanzio che oltre a gestire il proprio ristorante ad Induno Olona da qualche tempo è riuscito a trasferire le sue innegabili doti culinarie anche al suo servizio di Catering.

Sia il Presidente Ferrario Roberto che il Delegato Franco Rossi si sono congratulati con gli ospiti per la numerosa presenza ed hanno ringraziato i più stretti collaboratori per l'organizzazione della cena. Dopo a tutti i presenti sono stati riportati gli auguri da parte del DG Team formato dal Governatore Salvo Trovato, dal Primo Vice Carlo Massironi, dal Secondo Vice Franco Guidetti, occupati in altre situazioni istituzionali, ma, ben rappresentati in loco dal Past Governatore Danilo Francesco Guerini Rocco e dal Segretario DistrettualeGiancarla Mantegazza.

Grazie alla presenza degli accademici, oltre a godere di una cena di alta qualità, si sono ascoltate pillole di interessanti annotazioni culinarie, la prima delle quali è stata dedicata al "cotechino scorzone" così definito in quanto insaccato nel budello naturale e che vede nella sua storia un raffronto immediato con lo zampone di cui è il parente povero.

Il cotechino veniva confezionato nei tempi passati, ovviamente a mano, dai “lardaroli e salsicciari” modenesi, che si riunirono in corporazione autonoma a partire dal 1547, ma è solo attorno al 1745 che si trova la prima citazione ufficiale del cotechino in un “calmiere” dove ne viene indicato il prezzo; è strano pensare che la prima raffigurazione di un salame è stata trovata a Tebe nella tomba di Ramsete II e risale al 1166 a.C. e poi se ne trovino così poche tracce storiche nel tempo.

L'ufficializzazione del cotechino avviene però solo quando il grande Pellegrino Artusi dedica al “Cotechino Fasciato” la ricetta n. 322 del suo famosissimo “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”.

Il secondo elemento preso in considerazione dagli Accademici è stato poi il burro di malga utilizzato per condire i ravioli del plin. Questo burro si ottiene da panna cruda affiorata naturalmente in malga da latte prodotto durante l’alpeggio estivo e la sua caratteristica è determinata dalla ricchezza e varietà floristica dei pascoli, da cui discendono il colore giallo intenso ed il ricco profumo.

Data la presenza di un folto gruppo di persone i Lions hanno poi colto l'occasione per  annunciare il loro prossimo impegno di lavoro consistente nella realizzazione dello spettacolo teatrale "La Pastiera", prodotto dalla compagnia "Dove Osano le Aquile" che si terrà il 23 gennaio 2016 presso la Biblioteca Civica di Parabiago con ingresso ad invito per raccogliere fondi per le esigenze della Scuola Elementare Manzoni e per la Campagna Mondiale contro il Morbilllo.

Definizione della serata: una splendida sinfonia diretta da un ottimo maestro e con orchestrali di prim'ordine che ha permesso ai commensali di scambiarsi informazioni sulle rispettive associazioni  attorno a tavoli elegantemente apparecchiati e col solo dispiacere di vedere concludersi una serata molto amichevole; insomma peccato che non fosse davvero la notte di Natale con l'arrivo delle renne.