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Ikea, la Regione non ci sta più

Approvata la mozione del M5S che prevede l'uscita del consiglio regionale all'accordo di programma del centro commerciale cerrese - Cattaneo: "L'iter deve ripartire da capo"...

Stop del Consiglio regionale all’adesione all’Accordo di Programma per la realizzazione del centro commerciale (con Ikea) promosso dal Comune di Cerro Maggiore. Il Consiglio regionale di oggi 1 dicembre, ha approvato la mozione del M5S Lombardia.

Un atto politico che rimette in discussione l'intero progetto. Con un solo ente aderente, l'accordo di programma è infatti destinato a decadere e l'iter progettuale dovrà ripartire da capo.  Ricordiamo che il Comune di Rescaldina è uscito dall'accordo di programma poco dopo l'insediamento della nuova giunta Cattaneo. 

«Finalmente l’indirizzo regionale è chiaro – commenta, soddisfatto, Stefano Buffagni, capogruppo di M5S Lombardia – : grazie al Movimento 5 Stelle si va verso la tutela del piccolo commercio di vicinato piuttosto che la promozione della grande distribuzione. La scelta di astensione del PD dimostra l’inconsistenza della loro visione politica sul futuro del nostro territorio. Difendere i negozi di vicinato e il verde non è tra le loro priorità». 

«Un atto dovuto – commenta il sindaco di Rescaldina, Michele Cattaneo che mette chiarezza ad una situazione che non era chiara. Siamo soddisfatti: con l'uscita della Regione, l'accordo di programma decade e l'intero iter dovrà ripartire da zero. Mi lascia stupito l'astensione del Pd che, a livello regionale,  pensavo potesse svolgere un ruolo da coordinatore tra due amministrazioni "democratiche" con posizioni divergenti sulla questione commercio». 

Intanto, Cerro Maggiore non rinuncia a Ikea e con un progetto ridimensionato intende avviare un nuovo accordo di programma: «Ci aspettavamo il voto espresso dalla Regione – spiega il sindaco Teresina Rossetti -. È un voto che si basa sul vecchio accordo dal quale era uscito il Comune di Rescaldina. Era naturale che finisse così. Ma attenzione, il progetto Ikea non svanisce: ci sarà un nuovo accordo di programma che intendiamo avviare a breve. Ci stiamo già muovendo: il nuovo progetto prevede una struttura più piccola: al posto della galleria commerciale dovrebbe esserci un parco commerciale. Insomma sarà più fattibile. Mentre la tangenzialina, inserita nel piano delle Opere Pubbliche, verrà realizzata solo su finanziamento, quindi solo nel caso in cui il nuovo progetto Ikea verrà approvato. Nel nuovo accordo di programma non saranno coinvolti altri comuni, coinvolgerà solo Cerro Maggiore e la Regione. Quindi è ancora tutto da vedere». 

Per Massimo Oggioni, consigliere comunale di Rescaldina, «quella di oggi è una vittoria dei cittadini onesti che si sono attivati e che il movimento ha rappresentato grazie alla sua presenza nelle istituzioni. Siamo nelle istituzioni per riprenderci il nostro territorio. E questo è solo il primo capitolo, vigileremo perché la decisione sia rispettata. L’Amministrazione di Rescaldina a livello locale ha comunque fatto la sua parte uscendo dall’accordo di programma a marzo. La decisione del Consiglio regionale di oggi rafforza  la posizione locale».

«Ha vinto la tutela del territorio e la difesa dei nostri commercianti» E’ quanto dichiarano il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) e il consigliere Carolina Toia (Maroni Presidente).

«Questo insediamento commerciale – ricordano i due consiglieri – non ci ha mai convinto e ad oggi non ha più senso che si faccia, soprattutto dopo l’uscita del Comune di Rescaldina dall’accordo di programma a seguito del permanere di numerose e significative criticità.

Fin da subito subito – continuano Toia e Cecchetti – insieme ai nostri rappresentanti che si sono sempre battuti per la tutela del Legnanese, ci siamo detti contrari alle gallerie commerciali previste nel progetto che, se realizzate, avrebbero messo in fortissima difficoltà i commercianti presenti nei centri storici di Rescaldina, Cerro Maggiore e Legnano. Inoltre senza la tangenzialina di Rescaldina ci saranno forti ripercussioni sulla viabilità di un’area già fortemente congestionata e una conseguente crescita dell’inquinamento atmosfericoCon il voto di oggi – concludono – abbiamo vinto una battaglia che portiamo avanti da anni a tutela del territorio e a difesa dei commercianti, ci fa piacere che anche il Movimento 5 Stelle abbia deciso di appoggiare la nostra posizione».


Nell'articolo abbiamo inizialmente ed erroneamente riportato, come comunicatoci in una nota da Stefano Buffagni, capogruppo di M5S Lombardia, che l'assessore Massimo Garavaglia ha votato contro alla mozione. L'assessore Garavaglia Massimo fa invece sapere di non avere dato parere contrario. «Mi sono rimesso all'aula, cioè non ho espresso alcun parere – precisa Garavaglia –  Questo perché, come ho spiegato ai consiglieri, la mozione non aveva senso: infatti nel dispositivo si chiedeva alla Giunta di revocare l'adesione all'accordo di programma, peccato che non c'è stata ancora nessuna sottoscrizione dell'accordo, si è ancora in una fase preliminare di promozione di un eventuale accordo di programma. Ho anche spiegato che dal punto di vista urbanistico necessariamente si riparte da zero, poiché si prevedeva una parte di accordo su Rescaldina che si è sfilata; mentre per la parte progettuale si è ancora in alto mare, non essendoci un progetto definitivo vero e proprio da valutare. Infine ho chiarito che il problema non è l'Ikea, che ovviamente non impatta sul commercio locale (chi decide di andarci ci va comunque, lì o altrove) ma la galleria commerciale, che nell'ipotesi iniziale era di dimensioni decisamente importanti. Concetto tra l'altro da me espresso più volte negli anni scorsi. Dire quindi che ho dato parere contrario non solo è falso, ma anche fuorviante».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Dicembre 2015
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