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“Quando il gioco ritorna un gioco”

Territorio unito contro il gioco d'azzardo - Un nuovo progetto coinvolge i Comuni di Dairago, Villa Cortese, San Giorgio, Rescaldina e Legnano...

Territorio unito contro la Ludopatia. L'ultimo progetto vede in campo i comuni di Legnano, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, Villa Cortese e Dairago.

"Il gioco d’azzardo patologico – hanno spiegato gli amministratori presenti all'incontro a Rescaldina – rappresenta un’emergenza sociale sempre più pressante: in Italia, i giocatori sociali, ossia a basso rischio di dipendenza da gioco, sfiorano i due milioni di abitanti e coloro che si avviano verso una vera e propria patologia sono oltre 800 mila. Insieme alla perdita di denaro che spesso conduce all’indebitamento e alla spirale dell’usura, non vanno trascurati i problemi di salute psichica e fisica, la rottura dei legami familiari e i problemi legali. Gli anziani e gli adolescenti, in modo particolare, rappresentano oggi target ad alto rischio".

Sul territorio dei Comuni partner (Dairago, Villa Cortese, San Giorgio, Rescaldina e Legnano) che hanno una popolazione totale di 93.621 individui, ben 25.676 abitanti rientrano in queste categorie particolarmente a rischio di sviluppare un Disturbo da Gioco d’Azzardo (il 4,5% con età tra i 14 e i 18 anni e il 20,8% sopra i 65 anni). Nel comune di Legnano, inoltre, sono presenti sale slot superiori a qualsiasi altro comune dell’Asl Mi1.

Il progetto ha gli obiettivi di mappare l’intero territorio dei cinque comuni partner, potenziare le azioni di controllo/vigilanza e le azioni NO SLOT; aumentare la consapevolezza che il gioco d’azzardo possa trasformarsi in una vera e propria patologia e riconoscere i sintomi ed i segnali d’allarme per intervenire tempestivamente; accogliere, orientare ed indirizzare i giocatori d’azzardo e i loro familiari verso le strutture e i professionisti che possano offrire cure specializzate e mirate per questo tipo di disturbo; far ritrovare il piacere del gioco ludico visto come un’attività liberamente scelta a cui ci si dedica senza altri fini che la ricreazione e lo svago. Tra queste azioni l'organizzazione di tornei di "gioco sano" nei locai "no slot"

I Comuni partner si assumono il compito di svolgere le attività di mappatura, controllo e vigilanza e di promuovere iniziative NO SLOT; di agevolare le relazioni tra i soggetti operativi e la popolazione, tra gli istituti scolastici e gli enti locali, nonché di compartecipare ai costi di realizzazione attraverso la messa a disposizione di personale e/o attrezzature e/o risorse economiche. Le singole amministrazioni produrranno iniziative di carattere economico-fiscale, di stigma sociale positivo, di manifestazioni ed eventi, utili a motivare e a premiare la scelta della rinuncia all’istallazione di “macchinette” negli esercizi pubblici.

La Cooperativa “Albatros” si assume il compito di dare attuazione all’intervento di mappatura qualitativa del territorio attraverso l’Unità Mobile Gioco. L’Associazione “Vinciamo il gioco” attuerà le azioni di mappatura quantitativa del territorio dei cinque comuni attraverso un questionario specifico, d’informazione, di formazione, d’ascolto gratuito e d’orientamento. I restanti partner del progetto (scuole delle S.S.I.G. e S.S.II.G, educatori parrocchiali, allenatori di società sportive, operatori dei Centri Anziani, Operatori CAF, Operatori CdA Caritas, Assistenti Sociali del Comune, Operatori della Polizia Locale, Medici di Medicina Generale e gli Esercenti) si impegnano a partecipare ad una formazione specifica sul gioco d’azzardo.

Verrà organizzato un ciclo di serate informative a cui sarà invitata tutta la popolazione del territorio; durante la serata, partendo dalla visione di film sul tema del gioco d’azzardo, sarà aperto il dibattito sul tema in oggetto. Verrà, inoltre, organizzata una giornata conclusiva durante la quale, da un lato, si cercherà di far vivere il gioco come un’attività ludica con il coinvolgimento delle Associazioni culturali, sportive e ricreative, e dall’altro verranno presentate le attività svolte nel progetto “Quando il gioco ritorna un gioco”. Sarà anche messa a disposizione di ogni cittadino una monografia completa che raccoglierà le azioni e le informazioni più significative dell’intero progetto.

L’attività di comunicazione verrà effettuata attraverso una distribuzione a tappeto di materiale informativo, oltre alla pagina facebook (“Quando il gioco ritorna un gioco”) in cui verranno indicati i rischi del gioco d’azzardo, come riconoscerne i segnali e gestirne lo sviluppo, oltre a indicare le attività che saranno svolte nel progetto e le modalità per prendere contatto con lo sportello d’ascolto. Infine, verranno formati operatori di diversi settori che si ritiene possano maggiormente intercettare le situazioni di disagio create dal gioco d’azzardo: alunni, docenti e genitori delle S.S.I.G. e S.S.II.G, educatori parrocchiali, allenatori di società sportive, operatori dei Centri Anziani, operatori CAF, operatori CdA Caritas, operatori del Comune (Assistenti Sociali), operatori della Polizia Locale, medici di Medicina Generale ed esercenti.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Ottobre 2015
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