“Dal bullismo si esce”: 10 storie di sopravvissuti
Presentato ieri (giovedì 1), il libro di Vincenzo Vetere, presidente dell'Associazione Contro il Bullismo Scolastico...
Vent'anni, tredici dei quali passati come vittima di bullismo. E ad un tratto, grazie ad un amico, la svolta. Vincenzo Vetere, giovane presidente magnaghese dell' Associazione Contro il Bullismo Scolastico, è passato da vittima a guida, un testimone vivente che "dal bullismo si può uscire". Dalla nascita dell'associazione, otto mesi fa, già un migliaio di ragazzi vittima di bullismo si è messo in contatto con i 20 volontari capitanati da Vetere. Lo scopo di ACBS è quello di offrire ascolto, far capire che nessuno è solo.
E ieri (giovedì 1), nella giornata mondiale contro il bullismo scolastico, Vincenzo è tornato a Cantalupo, un paese a cui è particolarmente legato. Proprio da qui, sette mesi fa, iniziò il suo ciclo di conferenze per sensibilizzare ed informare il territorio circa il tema del bullismo (qui il link). Ospitato nella Palazzina comunale di Piazza Don Bianchi, su invito della Pro Loco, Vincenzo ha presentato il suo libro "Bullismo: storie e racconti di chi ha sofferto a scuola" (scaricabile gratuitamente a questo link). "Questo libro è una raccolta di 10 storie vere, 10 storie di ragazzi che si sono messi in contatto con noi e hanno acconsentito a raccontare le loro sofferenze – ha spiegato il presidente di ACBS -. Volutamente tutte le storie raccolte sono a lieto fine. Vogliamo far capire che dal bullismo si può uscire e dare speranza". Ad un mese dalla pubblicazione, il testo è già stato scaricato 1055 volte.
Negli otto mesi di vita di ACBS, l'associazione ha attirato l'attenzione dei media nazionali. Vincenzo è stato ospite a diverse trasmissioni tv e grazie a queste i contatti con le vittime di bullismo sono cresciuti esponenzialmente. "Dopo la messa in onda della mia storia ad Alive, storie di sopravvissuti (qui il link all'intervista), circa un migliaio di ragazzi ci ha scritto – ha commentato Vincenzo -. Abbiamo contatti quotidianamente e rispondo personalmente ad ognuno di loro". Grazie al dialogo con i volontari di ACBS, alcuni ragazzi hanno trovato il coraggio di denunciare i bulli all'autorità scolastica.
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