Un'appartamento trasformato in laboratorio tessile dove 8 persone lavoravano in nero. E' l'attività illegale scoperta  dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, guidato dal maresciallo Andrea Cannella, insieme ai militari della compagnia di Busto Arsizio.

A seguito di approfondite indagini, i militari hanno scoperto il laboratorio clandestino e nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 settembre hanno effettuato il blitz. I carabinieri sono entrati nella casa in via Crispi a Busto Arsizio trovando 11 lavoratori intenti a cucire vestaglie, di questi 8 sono risultati in nero e 6 non in regola con il permesso di soggiorno.

Il laboratorio tessile era gestito da cinesi che sfruttano propri connazionali facendoli lavorare 15 ore al giorno.

L'edificio, destinati ad uso abitativo, era suddiviso in due aree: al piano terra l'attività tessile e al piano superiore il dormitorio per i lavoratori e i loro figli. Durante la perquisizione, infatti, i militari hanno anche trovato tre minori che dormivano. Dai controlli, inoltre, è emerso che il proprietario dell’immobile è un italiano residente in provincia di Varese.

Il titolare ha ricevuto una sanzione di quasi 60mila euro e l’attività è stata sottoposta a sequestro mentre sono in corso di accertamento tutta una serie di violazioni.