Riceviamo e pubblichiamo la risposta della società Solter S.r.l. all'articolo "Cave di Casorezzo – Solter: "Rispettate la convenzione del 2002". La società sostiene, attraverso il comunicato, di non essere tenuta al ripristino della cava in quanto ha acquisito l'area nel dicembre 2012 e non è mai subentrata nella convenzione del 2002. Per Solter invece è prevista la completa riqualificazione dell'area.

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In relazione alle nuove dichiarazioni del Sindaco di Busto Garolfo – Susanna Biondi – recentemente circolate sulla stampa, Solter S.r.l., intende fare presente quanto segue. In primo luogo, come è stato più volte illustrato all’Amministrazione Comunale, il protocollo del 2012 rappresenta solo una delle numerose ragioni per le quali Solter, che non è mai subentrata nella convenzione del 2002, avendo acquisito l’area solo nel dicembre 2012 non ritiene di essere tenuta al rispristino della cava secondo le modalità contemplate da tale documento. 

Ciò nondimeno Solter, dopo avere rinunciato alla discarica di amianto che aveva trovato l’opposizione della comunità, ha presentato un nuovo progetto che va ben oltre il ripristino originariamente contemplato, peraltro ormai del tutto obsoleto e non in linea con gli standard ambientali attuali. Basti pensare che il progetto originario non prevede neppure il ritombamento della cava, che resterebbe a cielo aperto e non più utilmente fruibile dalla collettività. Il progetto di Solter prevede invece la completa riqualificazione ambientale dell’area cavata, tramite l’impiego di rifiuti non pericolosi al fine di rendere economicamente sostenibile l’intervento; se attuato, esso rappresenterebbe una soluzione all’avanguardia sotto il profilo ambientale, creerebbe nuova occupazione e consentirebbe all’Amministrazione di ricevere consistenti introiti di cui si gioverebbe la collettività. 

Solter si è già detta disponibile a dare tutte le opportune garanzie affinché il progetto venga attuato secondo tempi certi e nel pieno rispetto degli standard ambientali, anche tramite l’istituzione di un comitato di sorveglianza di cui sia parte il WWF. Ci sarebbero quindi tutte le condizioni per superare lo stallo creatosi con il Comune, dal quale certamente non è la comunità a trarre vantaggio. Ci auguriamo quindi che le antiche diatribe tra vecchia e nuova amministrazione possano finalmente essere messe da parte e si avvii finalmente il confronto collaborativo che Solter chiede da tempo.

Solter srl – L’Amministratore Delegato – Bruno Bella