8 Agosto 2015

Ho letto con piacere l’articolo di Giorgio Vecchio, qui il testo, che pensavo oramai lontano dalla "sua" Legnano, tanto l'ha snobbata per cosi tanto tempo, il tutto poi riportato da Polis che dal titolone sembra volesse dirne peste e corna e invece si è limitata ad indorare un pochino la pillola dell’illustre concittadino.

Si potrebbe anche dire che di Legnano e di legnanesità, senza fare troppa accademia, se ne parla in continuazione, partendo da quell’opera nata dalla passione di 2 collezionisti di immagini quali Rondanini e Pagani, per continuare con le serate al Welcome Hotel o semplicemente con i video messi in rete dal lontano 2009 da chi sta scrivendo…

Cultura si fa anche sul gruppo facebook di ‘Sei di Legnano se’ o ‘Legnano in biancoenero’ o ‘Questa è Legnano’ e, anche se spesso si fa polemica inutile, molte altre volte saltano fuori una marea di belle idee, ricordi e intrecci di persone che si ri-incontrano grazie ad un social media, senza professoroni e senza che qualcuno si senta ‘dall’altra parte della barricata’.

Caro Direttore, bisognerebbe insegnare loro che non hanno in mano una bibbia e non hanno grandi predicatori, tutto quello che stanno facendo è remunerato dai cittadini.

Detto questo, ciascuno faccia la propria parte: perché avere paura delle critiche, se si è certi di fare bene?  Caro direttore, li ho conosciuti un po' tutti da vicino, e, se è vero che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, è altrettanto vero che vivere con le paure di chi sta affrontando l’amministrazione della città senza grandi competenze, porta a chiudersi a riccio nelle proprie convinzioni, in barba al dialogo, alla trasparenza e a quella benedetta democrazia tirata in ballo da tutti e mai applicata da alcuno…

Buon agosto

Daniele Berti