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Scuole d’infanzia paritarie: eguale parità di trattamento

Precisazioni dell'assessore Nebuloni, dopo le convenzioni approvate in consiglio comunale...

A seguito di alcuni servizi giornalistici e alla discussione apparsa su Facebook,  l'assessore ai Servizi Educativi di Parabiago, Adriana Nebuloni, nella foto con il sindaco Cucchi, ha diffuso un comunicato con alcune precisazioni su quanto discusso e deliberato nel Consiglio comunale che ha approvato le Convenzioni con le scuole dell’infanzia paritarie e con l’asilo nido privato.


Occorre fare una premessa e cioè che la legislazione, sia nazionale che regionale, ha da sempre incentivato al convezionamento con le scuole paritarie che abbiano progetti educativi conformi al dettato costituzionale, in modo da garantire non solo la centralità della persona, ma anche la funzione educativa della famiglia, della libertà di scelta e delle pari opportunità di accesso ai percorsi.

Detto questo, Parabiago si è adeguato oramai da molti anni, permettendo a tutti i suoi cittadini un eguale parità di trattamento. Grazie ai contributi da Convenzione, viene infatti garantito l’abbattimento delle rette pagate dagli utenti iscritti nelle scuole paritarie.

Vorrei, inoltre, smentire chi sostiene che nelle scuole di Parabiago sono inseriti molti bambini residenti in altri Comuni. Grazie ad un lavoro molto intenso di coordinamento tra: Comune, scuole statali e scuole paritarie, si sono convenuti dei criteri per l’accesso alle nostre scuole, in particolar modo quelle dell’infanzia, primo dei quali è proprio quello di avere la residenza nel Comune di Parabiago.

La Convenzione, infatti, prevede l’erogazione di contributi per i soli alunni residenti, dichiarati dalla scuola e accertati dai servizi educativi.

Bisogna, inoltre, sottolineare che le norme legate al Patto di Stabilità non hanno permesso la costruzione di nuovi plessi scolastici, ma nel corso degli anni sono state aperte 5 nuove sezioni di scuola dell’infanzia statali, ottimizzando degli spazi esistenti e non più utilizzati.

Vorrei ricordare che il Comune attrezza gli spazi, ma il personale intero, sia educativo, che amministrativo che di supporto alle attività, è statale e non sempre il Ministero condivide immediatamente le necessità dei Comuni riguardo all’apertura di nuove sezioni di scuola dell’infanzia, se non a fronte di gravi carenze di posti in scuole statali e paritarie ben documentate. A questo proposito vorrei accennare all’incidente sorto qualche anno fa per le sezioni di via Gramsci: ad agosto tutto era pronto per accogliere 3 nuove sezioni, ma il Ministero accordò l’apertura di sole 2 sezioni solo qualche giorno prima dell’apertura dell’anno scolastico, solo dopo un lungo iter non privo di scogli e pressioni politiche!

Tutto questo per chiarire la posizione della nostra Amministrazione che, al di là delle scelte politiche, deve perseguire il principio di equità e di garanzia al diritto allo studio per tutti i suoi cittadini.

Vorrei da ultimo sottolineare che nelle prossime settimane verrà costituito un gruppo di lavoro che si incaricherà di valutare l’andamento della popolazione scolastica, per ridefinire i bacini d’utenza. Come già detto in Consiglio Comunale, ci sono scuole sotto utilizzate e i cui spazi potrebbero essere disponibili ad accogliere studenti dei gradi inferiori di scuola. Non dimentichiamoci, per esempio, che alcuni spazi della scuole secondaria di primo grado di S.Lorenzo ospitano oggi la sede di MONDOBAMBINO.

Dimenticavo… a Parabiago non esistono scuole dell’infanzia comunali.

Adriana Nebuloni, assessore ai Servizi Educativi

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Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Agosto 2015
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