La quinta Coppa Italia ISL vinta dal BSC Legnano mette di ottimo umore il presidente Vittorio Pino: "A noi ha fatto un grande effetto come fosse la prima. Una emozione ancora più intensa, in un momento particolare, una gioia incontenibile, irrefrenabile e non è tutto. Di colpo siamo di nuovo sulla scena internazionale. Insomma, Legnano è tornato!".

Nella finale a tre di Bollate (qui un ns. precedente servizio), Legnano si è dimostrato superiore complessivamente a tutti i competitori ed ha saputo interpretare al meglio questa nuova formula adottata per la Coppa Italia che alla fine, pur non gradita nella formulazione, ha saputo diventare interessante e avvincente per le qualità delle squadre finaliste e la voglia di vincere il primo titolo che viene assegnato in questa stagione agonistica.

Per la dirigenza e i tecnici si doveva lavorare su un gruppo di atlete provenienti da diverse esperienze, trovare una amalgama e procedere alla crescita tecnica e agonistica per formarne una entità vincente. Ffacile a dirsi, ma di difficile risultato in tempi brevi. Il miracolo è riuscito con un leggero ritardo, fuori dai play off, vinta la Coppa Italia.

"Da una "pedana" limitata all'osso, solo due lanciatrici italiane – spiega Pino – la conferma di Silvia Durot, lanciatrice che ha espresso un tasso tecnico elevato e che spesso si è trovata a confrontarsi con le lanciatrici straniere, la straniera del Legnano. E' poi nata una stella, la diciassettenne Alessia Buscaglia. Lanciata nella bolgia della ISL, ha saputo seguire i suggerimenti e insegnamenti del suo capitano Ilaria".

"Che dire delle giovanissime Lara Frassine, ormai una titolare della formazione legnanese, o di Greta Turati, un terza base grande tecnica e sicurezza nonchè ricevitrice – racconta sempre il presidente -. Entrambe under ma sicure titolari, sono le atlete che hanno fatto registrare i miglioramenti più significativi;  bene anche Roberta e Federica Pasca. L'atleta che ha dato un riscontro più che positivo esprimendosi su ottimi livelli è Giorgia Alberio, ancora non si conoscono i limiti  ma le promesse sono tante. Su un piano di eccellenza Francesca Rossini e Monica Verga; altrettanto si può dire di Debora Esposito".

"Una stagione stupenda di Clare Warwick, che ha confermato le doti superiori di cui è dotata – commenta di nuovo Pino -. Si è unita in questa stagione un'altra "aussie", Kat Tye, esterno grandissimo e dalla potenza devastante. Barbara Ungari è tornata dagli USA, dove si trova per lavoro, pochi giorni fa. Si è inserita nella formazione senza accusare sbandamenti o incertezze".

"Rimane il capitano Ilaria Pino – sorride Vittorio – Abbiamo detto di tutto e di più di questa atleta "monumentale". Ha vinto di tutto e di più sia nei club che in Nazionale. Una stagione da incorniciare, media battuta, recordman vita nella speciale classifica degli "home run" battuti. Gioca ogni partita con lo slancio, la grinta, la voglia come se fosse la prima. Anima della squadra sia con le colleghe esperte che con le giovanissime. Ha guidato il BscLegnano alla conquista della Coppa Italia da ultrasuper, con una piccola tristezza nel cuore: non essere stata chiamata a far parte della squadra Nazionale Italiana all'ultimo Europeo. Un accantonamento immeritato. Si è tolta una piccola soddisfazione vincere una "Coppa" con un gruppo di atlete bravissime che hanno creduto in loro stesse ma soprattutto nel loro capitano".

Alla fine anche "un elogio anche al manager Salvatore Esposito e al suo coach Roberto Durot. Preparare e guidare un gruppo come questo Legnano non era compito facile. Gestire il parco infortuni, troppi, e le assenze motivate ha richiesto applicazione e pazienza. Alla fine sono stati premiati. L'anno prossimo saremo chiaati a disputare la Coppa delle Coppe. Si è già provato a vincerla… Speriamo che qualche "sponsor" senta la voglia di condividere con noi questa nuova avventura. Noi sapremo attrezzarci alla bisogna".