Si chiamano Laura, Thomas e Paolo (e non sono nomi di fantasia) i soccorritori del Team Amga Sport in servizio alla piscina di Parabiago la mattina del 15 luglio.

Accortisi che un giovane di 19 anni improvvisamente interrompeva senza apparente motivo la propria azione sono prontamente intervenuti estraendolo dall’acqua. Dopo aver immediatamente eseguita una valutazione dello stato del ragazzo (coscienza, respiro e circolo) attivando contemporaneamente i soccorsi 118 hanno applicato le procedure di rianimazione cardio-polmonare. Prima dell'arrivo del 118 il ragazzo aveva ripreso l'attività respiratoria e circolatoria. Il tempestivo intervento ha sicuramente evitato complicanze per lo sfortunato bagnante e l’applicazione delle procedure ha riscosso il plauso dell’ ASL che in una successiva telefonata ha voluto complimentarsi per come tale intervento è stato eseguito.

Sull’intervento i componenti del team hanno fatto pervenire un dettagliato rapporto, evidenziando alcuni punti per migliorare ulteriormente un servizio che già si è dimostrato all’altezza.

"Qualche anno fa quando AMGA Sport nell’ambito delle procedure aziendali aveva deciso che tutti i lavoratori, fornitori ecc. avrebbero dovuto ottenere l’abilitazione attraverso un pubblico concorso, fissando anche livelli di conoscenza e professionalità piuttosto elevati – spiega Sergio Allegrini, amministratore unico di Amga Sport – non erano mancate le polemiche sull’inutilità di tali concorsi tesi solo a destabilizzare un ambiente collaudato. Non erano mancate anche prese di posizione da parte dei frequentatori delle piscine a favore di questo o quel collaboratore che, non avendo i titoli adeguati, non era stato ammesso alle prove di selezione. Questo è costato qualche frequentatore in meno al Centro Natatorio, ma oggi possiamo affermare che tale concorso ha consegnato collaboratori preparati, non solo per i titoli posseduti ma anche per il continuo aggiornamento e controllo cui il personale viene sottoposto. Buona e sicura estate a tutti".