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UDC: NON LASCIAMO CISFUGGIRE L'OCCASIONE DI VOLER BENE ALLA CITTA'

7 Ottobre 2009

Riceviamo e pubblichiamo:


Ho assistito, ed assisto, con grandissima trepidazione e, non lo nascondo, con altrettanta rabbia, a quanto si sta delineando circa il progetto del Terzo Binario e, in genere, del ridisegno della linea ferroviaria  nella tratta Rho-Gallarate.
Non ho, ad oggi, preso parte al dibattito, cercando di ascoltare, di capire, di contattare qualcuno: e domani mattina sarò a Milano, a cercare di capire ancora di più.

Ora, però, vorrei dire la mia.
Innanzitutto, mi è parso notare che, paradossalmente, alcuni dei componenti del Comitato contro il terzo binario, siano sembrati più aggiornati dei nostri amministratori e di noi politici circa l’excursus della vicenda: e ciò, a meno di strategiche pseudo-lacune, forse in realtà inesistenti, sarebbe assai grave.
Condivido gli appelli della forze di opposizione, le proposte alternative, le modifiche suggerite da Insieme per Legnano, circa l’interramento o la bretella esterna.
Condivido, soprattutto, l’appello delle altre forze politiche e, in primo luogo, dei cittadini interessati agli espropri, rivolti al Sindaco Vitali: perché, in modo ineludibile, la battaglia e le possibili soluzioni deve essere condotta dal nostro primo cittadino.

Ecco, è questo il punto!
Ho ascoltato Vitali in Aula consiliare dire che anche lui subisce il progetto, anche lui subisce gli espropri, anche lui, soprattutto, sta dalla parte dei cittadini: e, in tal senso, si è recato a colloquio , ad esempio, con Castelli.
Ma quali sono stati e, ancor più, quali saranno, i risultati che tale azione saprà dare?
Mi pare di capire che non ci sarà nessuno stravolgimento del progetto già approvato, che non si scalfiranno le imposizioni piovute dall’alto.
Non che la cosa sia semplice, tutt’altro: ma è proprio qui che, senza nessuna strumentalizzazione o inutile e sterile polemica, Lorenzo Vitali deve dimostrare di essere, PRIMA DI OGNI ALTRA COSA, il Sindaco di questa città: il Sindaco di tutti, prima ancora che militante di una forza politica.
Anzi, proprio l’appartenenza ad una forza politica che può realmente intervenire per modificare l’impatto devastante di questo progetto, deve spingere il Sindaco a comportarsi, orgogliosamente, come tale e, nell’interesse sovrano di tutta la comunità legnanese, picchiare i pugni sui tavoli dei propri referenti politici nazionali, alzare la voce, farsi sentire.
Ho invece il timore che, forse, l’appartenenza politica, in questa occasione, rappresenti un limite e non un’occasione: e così non deve essere.
Nessuno è così ingenuo o irreale da pensare che il terzo binario e ciò che ne consegue possa essere fermato: ma alcune modifiche, a tutela della città, dei cittadini e del territorio, dovrà essere pretesa.
Anche per far divenire risorsa ciò che appare oggi solo un danno.
L’interramento, si dice, presenta due difficoltà: una economica, l’altra tecnica.
Ebbene, per quella economica, perché non chiedere a Vitali di pretendere, o quanto meno proporre, che le risorse vengano reperite dai proventi di quel tanto decantato Scudo Fiscale, la cui destinazione è ancora fumosa?
Mentre per l’aspetto tecnico, mi risulta che le insormontabili difficoltà siano state acclarate solo dai tecnici delle Ferrovie, senza alcun confronto con altri periti: perché non esperire un sopralluogo ed una vera perizia nel contraddittorio tra le parti?
Si dice che non c’è più tempo: davvero ci vogliono far credere che, per un progetto di tale portata, non ci sia tempo per evitare che intere famiglie vengano violentate negli affetti, nei sentimenti, prima ancora che negli aspetti materiali?
E siamo davvero così convinti che un indennizzo, pur equo, basti a lenire il travaglio della gente?
Io penso proprio di no.
Nessuna demagogia, nessuna strumentalizzazione: perché ora è tempo di agire.

Signor Sindaco, Caro Lorenzo, rivolgo un sincero appello: Tu, soprattutto Tu, puoi fare rispettare i TUOI CITTADINI. Fallo con la grinta e l’orgoglio che il Tuo ruolo dovrebbe esercitare nel Tuo animo; alza le barricate a difesa della Tua comunità.Fallo e tutti noi te ne saremo grati e riconoscenti.

In tutto questo, però, non posso tacere una latitanza, un’assenza da parte della forze di maggioranza.
In particolare, mi chiedo: ma la Lega, dov’è? La Lega, cosa fa? Sempre pronta a difendere il territorio, sempre pronta ad urlare, sempre pronta a ritagliarsi il ruolo di difensore dei propri uomini, dov’è?
O, forse, è difficile anche per loro, ahimè, quando si è nella stanza dei bottoni, mettersi dall’altra parte?!

Mi auguro di cuore che in nome del denaro e delle speculazioni che Expo 2015 inietta nelle aspirazioni di alcuni, non si sacrifichino le vite e le legittime aspettative di molti.
Alle altre forze politiche della città propongo che, all’esito della conferenza dei servizi, si trovi un momento, settimana prossima, per stare tutti insieme, gomito a gomito, insieme ai cittadini comuni, ai cittadini del Comitato, ai rappresentanti delle Istituzioni: per testimoniare e richiedere che quel progetto accolga modifiche profonde.

Facciamolo tutti insieme: e quando dico tutti insieme, mi rivolgo anche agli amici del PDL e della Lega. Perché Legnano appartiene a tutti ed il destino di quei cittadini coinvolti, DEVE interessare tutti.
E chiedo che, coloro che possono, qualora non l’abbiano già fatto, presentino in tal senso un Ordine del Giorno che l’intero Consiglio Comunale approvi: abbiamo l’occasione per dimostrare di volere bene alla nostra città. Non lasciamocela sfuggire. A costo di alzare la barricate: politiche, intellettuali, mediatiche. 

Gianfranco Tripodi
Commissario UDC Legnano

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