«Il 2 giugno è stato considerato troppo a lungo una data secondaria rispetto al 25 aprile o al 4 novembre, quasi si trattasse di un atto notarile». Così il sindaco Teresina Rossetti ha esordito al suo discorso in occasione della Festa della Repubblica. «Quella di oggi, invece – ha continuato il primo cittadino cerrese -, è una data importante: rappresenta la democrazia».

Fondamentali per proseguire sulla traccia degli ideali che spinsero alla proclamazione della Repubblica, secondo il primo cittadino, la solidarietà, la fiducia nelle istituzioni e la trasparenza in politica. «Soprattutto – ha aggiunto Rossetti -, in periodo come quello attuale».

Per festeggiare la 69esima Festa della Repubblica Italiana, il Corpo Musicale Cittadino si è esibito in concerto alla "Bomboniera". Uno spettacolo inedito per la banda che, dismessa giacca e cravatta per l'esecuzione dell'Inno di Mameli, è tornata sul palco in camicia e papillon. Abbigliamento a cui neanche il direttore Fabio Rossi ha rinunciato, indossando cravattino e cappello nero con paillettes.

Per l'occasione il CMC ha adottato il nome di "Cerro Jazz Big Band". Il repertorio musicale di ieri sera, infatti, è stato incentrato proprio sul jazz. Tra la ventina di brani proposti: "Take Five", "Hello Dolly", "Ma nah ma nah" e "Moonlight serenade". La banda ha quindi giocato con il pubblico cantando e "recitando" con marionette.

«Non lasciamo che i cittadini si allontanino dalla politica – l'appello conclusivo del sindaco Rossetti –, altrimenti in questo modo, prima o poi, la democrazia morirà».