Con dedizione e passione anche quest'anno i "custodi" del Carroccio hanno saputo rendere unici i riti del Palio 2015. Soddisfatto, il maestro d'armi Davide Fuschetto ha commentato: «Dal nostro punto di vista è andato tutto bene. Non abbiamo registrano alcun problema durante le diverse cerimonie. Anche la sfilata si è svolta senza intoppi».

Il capo cerimonieri ha poi sottolineato come «quest'anno sia "filato tutto liscio". Siamo riusciti a risolvere anche i piccoli disguidi come lo spostamento dell'entrata del carroccio nel centro del Campo. In questo caso ci siamo armati di picconi e pale sistemando il problema (vedi foto a lato). Abbiamo poi deciso, seguendo il consiglio di coloro che guidavano i buoi, di far entrare nel Campo prima i figuranti e poi i buoi: scelta appropriata dato che non c'è stata alcuna difficoltà nell'entrata del carroccio».

È da più di 20 anni che, i cerimonieri del Palio lavorano dietro le quinte per rendere sempre più suggestive le diverse manifestazioni paliesche. Dal 2012 Fuschetto è alla guida dell'affiatato team, composto da 23 elementi, incarico che verso l'autunno scadrà. 

Ora, a fine Palio, il legnanese tira le somme del suo operato confermando che, con il prezioso supporto del suo vice Andrea Maggioni, è riuscito a realizzare tutti gli obiettivi prefissati. Come, ad esempio, ottenere un referente per contrada per realizzare una rete di comunicazione tra manieri e cerimonieri: «Dopo la sperimentazione dello scorso anno siamo riusciti ad associare un cerimoniere per contrada. Un ponte di comunicazione che ci ha permesso, tra le altre cose di modificare l'entrata delle contrade il giorno dell'iscrizione. Infatti, le reggenze e i contradaioli sono arrivati insieme in Basilica. Un cambiamento attuato con l'approvazione del Comune e del Collegio e che ripeteremo anche l'anno prossimo». Fuschetto ha poi precisato: «Devo dire che sarei perso senza il mio vice Andrea, lo ringrazio ancora, è una spalla straordinaria. Un grazie di cuore anche a tutto il team: il loro contributo è stato fondamentale per la riuscita delle cerimonie. Il lavoro svolto è stato perfetto».

Il maestro d'armi, cresciuto nel maniero di via Bixio dove, oltre ad essere stato priore nel 2004 e nominato contradaiolo benemerito, ha poi spiegato: «È importante che ogni cerimoniere viva la sua contrada così che il gruppo non risulti chiuso e isolato ma, parte integrante del mondo del Palio». Poi con l'elezione del nuovo gran maestro verrà deciso chi guiderà cerimonieri: «In questi anni ho applicato tutto quello che ho imparato a San Domenico: fare gruppo, affrontare insieme i problemi, confrontarsi e credere fermamente in ciò che si fa. La mia contrada è stata per me un'importante scuola».

A fronte delle discussioni che in questi giorni stanno animando il mondo paliesco, Fuschetto non si sbilancia. L'unica cosa certa per il maestro d'armi è quanto «sia necessario lavorare per il bene del Palio. Questo è un pensiero pienamente condiviso tra i cerimonieri».

Lavoratori instancabili, i cerimonieri, hanno già sistemato tutti i costumi e stanno già pensando alla "Festa al Castello" in programma per il prossimo mese di luglio. Infatti, come in ogni edizione, i "custodi" sono impegnati nella ricostruzione storica dell'accampamento medievale.

Ecco i nomi del gruppo guidato da Fuschetto: Andrea Maggioni (vice Maestro d'Armi), Mario Barlocco (Gonfaloniere del Collegio dei Capitani e delle Contrade), Gioele Asquini, Giacomo Borsani, Mario Bortignon, Edoardo Castelli, Tiziano Dannesi, Luca Fostinelli, Angelo Gariboldi, Gianluca Gernetti, Arialdo Ghezzi, Sergio Gualniera, Matteo Maggioni, Daniele  Rovellini, Sergio Rovellini, Kiran Santagada, Ciro Santoro, Doriano Sciocco, Enrico Simone, Paolo Tajè, Fabio Testa.