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Cai: attraversati i ghiacciai dell’Oberland Bernese

I 17 appassionati sono tornati a casa dopo aver portato a termine il “Raid Scialpinistico sulle tracce di Wilhelm Paulcke”...

Entusiasmante, avventurosa e unica. Queste le impressioni dei partecipanti legnanesi alla spedizione sui ghiacciai dell’Oberland Bernese con la quale è stata ripercorsa la storica traversata di Wilhelm Paulcke.

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Cai: riuscito il “Raid Scialpinistico sulle tracce di Wilhelm Paulcke” 4 di 12

Partiti sabato 18 aprile, i 17 appassionati sono tornati a casa stanchi e soddisfatti per esser riusciti a portare a termine il “Raid Scialpinistico sulle tracce di Wilhelm Paulcke. Un corso pratico organizzato dalla scuola di alpinismo e scialpinismo “Guido della Torre” per i suoi 40 anni di attività (leggi qui).

L'impresa è stata raccontata dallo stesso direttore del Raid Davide Rogora: «I primi due giorni sono stati i più impegnativi. Infatti, a Oberwald ci siamo trovati bloccati dalla neve. E a fatica, nella bufera, siamo riusciti a raggiungere il passo di Grimsel. Fortunatamente poi il tempo ha giocato a nostro favore, regalandoci sette giorni di cielo terso. Una rarità in questa regione alpina». Rogora ha proseguito così: «Affrontando i campi d’alta quota, abbiamo ricordato il racconto di Paulcke. Il pioniere che, per primo, nel 1897 con quattro arditi compagni, dimostrò come lo sci fosse un ottimo strumento di locomozione invernale anche nei territori alpini. E, infine, abbiamo constayato quanto il paesaggio sia cambiato per il fenomeno dello sciogliemento dei ghiacciai».

La squadra, guidata dai due istruttori nazionali Davide Rogora e Paolo Mainotti e dai tre istruttori Regionale Sandro Pescara, Alberto Borghi e Guido Gagliardi è giunta provata all'arrivo: «Tutti i 17 componenti del team sono arrivati sani e salvi al villaggio di Fafleralp: la conclusione del nostro Raid – ha commentato Rogora -. Sono stati percorsi più di 100 i chilometri per i ghiacciai, attraverso le selle d’alta quota (superiori ai 3000 metri), e 6000 i metri di dislivello positivo».

Soddisfazione anche per Maurizio Pinciroli che ha dichiarato: «E' stata un progetto impegnativo che ha visto la sua riuscita anche grazie a tutti coloro che hanno contribuito nella realizzazione di tutti i diversi manufatti per il traino e non solo. Strumentazione risultata solida e resistente.Tutto il materiale fotografico prodotto sarà utile per produrre una pubblicazione in occasione della conclusione del 40esimo. Le foto scattate sono una documentazione preziosa che dimostra, tra le altre cose, quanto sia cambiato il paesaggio».

Così infine il presidente della Scuola “Guido della Torre” Vittorio Bedogni: «La scuola di alpinismo e scialpinismo corona con grande soddisfazione uno dei progetti messi in cantiere per celebrare il 40° anniversario dalla sua fondazione. Lo sforzo condiviso sono gli elementi distintivi di questa esperienza: a ciascuno dei partecipanti hanno lasciato un segno profondo».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Maggio 2015
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