Expo è alle porte e anche l'Alto Milanese si prepara ad accogliere migliaia di turisti. Per chi cerca un posto letto in zona l'offerta è ampia. Oltre agli alberghi, che si sono messi in rete lanciando il progetto "La Milano che conviene", sul territorio è in espansione un nuovo fenomeno: i proprietari di casa che, invece di mettere sul mercato l’immobile ad uso residenziale, lo fanno ad uso turistico. Solitamente rimangono ad abitare lì e affittano le stanze libere; per alcuni è il lavoro principale, per la maggior parte è un modo per arrotondare e sfruttare spazi che altrimenti rimarrebbero vuoti.

Catalogate come Bed&Breakfast o affittacamere, queste attività tipiche delle città d'arte o di mare, stanno prendendo piede anche nelle aree metropolitane. Solo nell'ultimo mese a Legnano sono stati inaugurati due b&b e un affittacamere. La vicinanza con il sito di Rho Fiera è determinante  ma non è solo il grande evento a trainare queste imprese familiari. I clienti arrivano per lavoro, turismo e necessità di cure ospedaliere. Tutti naturalmente confidano nell'effetto Expo ma questo non si è ancora fatto sentire.

Boutiques Rooms ha aperto di recente in via Corridoni, in pieno centro cittadino. Il concetto è quello di una locanda, dato che è collegato al ristorante Koinè che si trova al piano terra. Grazie alla promozione su booking.com ha già avuto un buon numero di prenotazioni in concomitanza con il Salone del Mobile: «Il nostro progetto è legato al ristorante  – spiega il titolare, Davide Ceriotti – abbiamo 8 camere che gestiamo a livello familiare, anche noi abitiamo qui. Questa è un'area business e confidiamo nei clienti stranieri e italiani che si fermano qui per lavoro. In centro mancava un piccolo albergo. Al momento non abbiamo ancora prenotazioni per i mesi di Expo; speriamo queste arrivino presto»

B&B Numero5, si trova invece a due passi dalla stazione, al numero 5 di via Varese. Con l'aiuto della figlia, Annamaria Uboldi ha trasformato l'ex laboratorio di confezioni di famiglia in un bed & breakfast di charme. Gli spazi che rischiavano di rimanere vuoti, sono così tornati a vivere. Ed è bastato rinnovare 4 locali con arredi provenienti da zone suggestive della Francia per offrire ai clienti un soggiorno confortevole e tranquillo. La colazione è servita su tavoli recuperati da vecchie macchine da cucire. 

«In questi giorni la struttura è al completo – spiega il titolare – non è sempre così, naturalmente, ma non ci possiamo lamentare. Questa non è la nostra primaria attività, ci permette comunque di coprire le spese dell'immobile che era diventato un costo. Riceviamo diversi stranieri molti dei quali soggiornano da noi per vacanza e turismo. Siamo vicini a Milano e non molto distanti dai laghi. Altri clienti prenotano per lavoro e non manca chi è venuto qui per festeggiare l'anniversario».

Ha aperto sull'onda di Expo, Passerpartout, il bed&breakfast di piazza IV Novembre, sopra il pub Rolling Stone. La struttura era una pellicceria, diventata poi ufficio, in seguito affittato e ristrutturato: «Abbiamo aperto nel gennaio del 2014 proprio in funzione di Expo, ma non essendo il mio mestiere ci siamo dati un anno di test – spiega il titolare – Abbiamo un buon flusso di prenotazioni, persino dalla Svezia, ma queste non vanno oltre la pirima parte di maggio. Ci aspettavamo un altro afflusso: probabilmente c'è stata troppa poca promozione all'estero».

Anche qui pienone per il Salone del Mobile. 

E' composto da due camere, il b&basta di Giovanni Sandiano aperto in centro, in un cortile vicino al maniero di San Magno. Le stanze sono spesso occupate e i clienti arrivano per motivi di lavoro o perchè hanno parenti all'ospedale di Legnano. Riceve richieste da familiari di persone ricoverate nell'azienda ospedaliera, anche Giuseppe De Privitelio che nel suo b&b192 di via XXIX maggio, aperto ad aprile, affitta le due stanze lasciate libere dai figli.

La maggior parte di queste attività si promuove tramite booking.com. Qui troviamo un B&B anche a San Giorgio su Legnano: «Quando nel 2010 ho chiesto l'autorizzazione, i vigili hanno strabuzzato gli occhi – racconta Erina Bavetta – avevo delle camere libere e avevo cessato la mia attività lavorativa. Così ho deciso di mettermi in gioco. In questo momento ho prenotazioni per giugno e ottobre, alcuni sono stranieri, ma non ho ancora colto un boom per Expo».

I costi di queste strutture vanno dai 35 euro per una singola a 100 euro per una doppia, in alcuni casi i prezzi, verificati su booking.com, però si alzano per i mesi di Expo.  

servizio di Valeria Arini e Manuela Zoni

Leggi anche:

La Milano che conviene, "il primo progetto metropolitano"