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A Castellanza doppio appuntamento con la musica lirica

Martedì 28 aprile al Teatro di Via Dante la proiezione di "Cavalleria rusticana" e "Pagliacci"...

Martedì 28 aprile alle 19 al Teatro di Via Dante appuntamento con la musica lirica: dopo la conferenza del maestro Marco Colombo, si potrà assistere alla proiezione di Cavalleria Rusticana e Pagliacci in diretta dal Metropolitan Opera di New York, uno dei templi della lirica più famosi al mondo.

Sullo schermo due delle opere del verismo musicale italiano più amate e rappresentate al mondo: Cavalleria Rusticana, un atto unico, ispirato alla omonima novella di Giovanni Verga che portò il ventiseienne Pietro Mascagni ed il suo editore Sonzogno ad un immediato e clamoroso successo, e Pagliacci che Ruggero Leoncavallo scrisse e musicò ispirandosi ad un fatto di cronaca di cui era stato testimone diretto il padre, magistrato regio che si trovò a decidere su un uxoricidio.

Due vicende con una forte connotazione di sentimenti forti: amore, tradimento e passione si intrecciano fino al prevedibile finale drammatico.

Cavalleria Rusticana, rappresentata la prima volta il 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma, è ambientata in Sicilia, un paesino vicino a Catania, e racconta la storia di un giovane, Turiddu, innamorato di una giovane donna, Lola, sua promessa sposa prima di partire per il militare. L’opera si apre con Turiddu che intona una serenata alla sua amata, che al suo ritorno trova sposata con il benestante carrettiere Alfio. Siamo alla vigilia di Pasqua e nella piazza del paese Santuzza, la fidanzata di Turiddu, è disperata e sconvolta dalla gelosia perché sospetta che il suo fidanzato Turiddu abbia intrecciato una tresca con la bella Lola. Dopo un violento scontro con l’uomo, che se ne va in chiesa con Lola, Santuzza decide di rivelare i suoi sospetti ad Alfio, che finita la messa sfida a duello il rivale. Turiddu va incontro al suo destino, raccomandando alla madre Lucia la povera Santuzza, che disonorata dalla loro relazione si ritroverà sola.

Anche Pagliacci è ambientata nell’Italia meridionale: siamo in un’assolata Calabria  a ferragosto. La compagnia teatrale di Canio annuncia nella piazza del paese che di lì a poco andrà in scena uno spettacolo per festeggiare la ricorrenza dell’Assunta. Canio è terribilmente geloso della moglie Nedda, anch’essa attrice, e poco prima dello spettacolo sorprende la donna in compagnia dell’amante, che fugge via senza che Canio possa vederlo. La scenata di gelosia che segue la scoperta del tradimento viene interrotta per lasciar spazio allo spettacolo che sta per iniziare: sul palcoscenico va in scena un tradimento, ovvero Colombina (Nedda) sta per tradire il marito Pagliaccio (Canio) con Arlecchino. Nella mente di Canio la realtà e la fantasia si sovrappongono e la folla interessata finisce per assistere ad un vero dramma.

Agli spettatori il piacere di ascoltare alcune fra le arie più celebri della lirica italiana: O Lola, c'hai di latti la cammisa, canzone siciliana di Turiddu, Viva il vino sumeggiante, brindisi di Turiddu,  Mamma, quel vino è generoso, o Vesti la giubba eseguita dal pagliaccio Canio. Su tutte le partiture musicali presenti nelle due opere spicca l’intermezzo sinfonico fra l’ottava e la nona scena di Cavalleria Rusticana: uno dei pezzi più popolari della musica operistica, grazie al suo carattere orchestrale, interamente basato sull'uso degli archi, che ha avuto molta fortuna anche al di fuori del repertorio operistico, tanto da essere inserito nella colonna sonora di alcuni film o spot pubblicitari.

Ingresso a 12 euro.

Redazione
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Pubblicato il 27 Aprile 2015
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