(m.t.) – Inaugurato ufficialmente sabato mattina, nella Sala Ceccarelli (Tecnocity Alto Milanese) a Legnano, il Centro Antiviolenza di via XX settembre.

A presentare l'iniziativa Piera Landoni, responsabile istituzionale della Rete Antiviolenza Ticino Olona: “Con l’apertura del Centro antiviolenza – ha affermato la promotrice – si coglie uno degli obiettivi più importanti contenuti nel progetto ‘Network Ticino Olona’ presentato un anno fa e che ha coinvolto i 51 comuni dei distretti sociosanitari del Legnanese, Magentino, Castanese e Abbiatense, e ha portato alla stipula di un Accordo di Collaborazione, siglato da Regione Lombardia e dal Comune di Cerro Maggiore, in qualità di Ente capofila della Rete, per la realizzazione di tutti gli interventi di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere sul nostro territorio”.

Il progetto, finanziato con un contributo regionale di 75mila euro,  prevede  la realizzazione di due centri antiviolenza (a Legnano e a Magenta, di prossima apertura), gestiti rispettivamente da Auser e Telefono Donna che dovranno, in sinergia tra loro, assicurare alle vittime di violenza del territorio, un’assistenza continuativa 24 ore su 24, con servizi di ascolto telefonico e accoglienza, assistenza psicologica, colloqui e incontri gratuiti, assistenza legale, consuelling e partecipazione a gruppi di auto mutuo aiuto, ma soprattutto essere in rete con i servizi sociali dei 51 Comuni, con le strutture ospedaliere, gli sportelli, i pronto soccorso, le Forze dell’ordine e tutti i partner della Rete, per garantire alle donne una presenza riconoscibile e interventi efficaci.

Tra gli altri interventi, ricordiamo quelli di Valentina Biscardo, esperta nella gestione di dinamiche familiari conflittuali, Antonella Manfrin presidente Auser Filo Rosa e di Gian Piero Colombo assessore ai servizi sociali di Legnano.

Folta tra il pubblico la rappresentanza di amministatori comunali coinvolti nel progetto e delle Forze dell'Ordine.