Meglio una piazza che un alloggio di emergenza abitativa
Lega Nord contro la decisione comunale e la trasformazione della casa in un centro di prima accoglienza...

Meglio riqualificare la piazza di Garbatola, piuttosto che sostenere spese per un alloggio di emergenza abitativa. Così si esprime la Lega Nord nel suo ultimo comunicato stampa.
A poco più di un anno dall'inaugurazione dell'alloggio di emergenza abitativa di Garbatola, si sta puntualmente avverando quanto la LEGA disse in fase di approvazione del Regolamento di utilizzo della struttura stessa. Questo documento prevede la permanenza per 12 mesi, con eventuale proroga di altri 9 mesi, per un totale di 21 mesi di permanenza massima all'interno di quella casa. Noi consideravamo e consideriamo tuttora questo un periodo troppo lungo, con la consapevolezza che poi diventa quasi impossibile allontanare tali persone dall'alloggio!
Infatti l'Amministrazione Comunale ha già concesso la proroga di 9 mesi a due nuclei familiari, presenti da Febbraio 2014, tra l'altro con una spesa irrisoria e ridicola di 5 euro al mese. Come previsto poi, la presenza di stranieri è superiore al 50 %, a dimostrazione che, più che alloggio di emergenza abitativa, è meglio chiamarlo CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA!!!
E' evidente che i 200.000 euro utilizzati per la sola ristrutturazione dei locali, noi li avremmo utilizzati sempre a GARBATOLA, ma per la riqualificazione della piazza che aspetta da anni!!! Invece si è optato per una casa di emergenza abitativa, con un regolamento che non tutela i residenti e che permette di usufruirne in parte anche a cittadini non di Nerviano, con un costo di 200.000 euro per la sola ristrutturazione, più i soldi per l'arredamento, più i soldi relativi a due bandi per l'assegnazione andati deserti, più i soldi per la gestione (circa 33.000 euro annui).
Ricordiamo la nostra richiesta, bocciata, di riservare l'accesso alla casa ai residenti nel Comune di Nerviano da almeno 5 anni, recependo una Legge della Regione Lombardia in materia di alloggi pubblici. Una rivisitazione in chiave “catto-comunista” di un novello Pozzo di San Patrizio che costa, sommando tutte le spese, almeno 350.000 euro alla cittadinanza e che potevano essere spesi diversamente!!! Tra l'altro stiamo parlando di una casa, oggetto di una convenzione con la Parrocchia, che poi tornerà in carico all'ente ecclesiale….insomma soldi spesi per rimettere a posto un qualcosa che non resterà neanche al Comune poi!
Il classico “buonismo” di sinistra con i soldi pubblici dei Nervianesi….
IL RESPONSABILE STAMPA – MASSIMO COZZI
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