A seguito del dibattito sulla scarsa rappresentanza delle quote rosa nella giunta legnanese, fresca di rimpasto, siamo andati a spulciare nei consigli comunali dell'Alto Milanese. Nell'era della Città Metropolitana, la bilancia delle pari opportunità sprofonda dalla parte degli uomini.

Abbiamo preso a riferimento 10 Comuni, di grandi e piccole dimensioni. Su 62 tra assessori e sindaci solo 17 sono donne. Sul podio delle città "maschiliste" troviamo Castellanza dove su 6 assessori (compreso il sindaco), 6 sono uomini. A Busto Arsizio, città di 80mila abitanti, il gentil sesso è rappresentato dall'assessore al bilancio, una delega importante, certo, ma che resta isolata. Anche a Parabiago la diseguaglianza è netta, con un solo assessore donna, quello ai servizi Sociali. Mentre sono due le "assessore" nelle giunte di Rescaldina, Rho, Nerviano e Canegrate.

Le quote rosa sono rispettate a Cerro Maggiore (su 6 componenti, 3 sono donne). Se dobbiamo guardare la legge del Rio, che dal 2014 impone la presenza almemo del 40 % di presenza femminile all'interno della giunta, si salvano anche San Vittore Olona dove le donne sono 2 su 5 e San Giorgio Su Legnano, dove su 5 componenti, 2 sono donne.

Naturalmente la legge non vale per chi è andato a elezioni prima del 2014, ma sarebbe stata comunque opportuna una maggiore rappresentanza in rosa.

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