Con gli arbitri di calcio legnanesi una lezione sui ruoli dello sport
Il convegno, tenutosi a Canegrate, ha sottolineato l'importanza della psicologia applicata allo sport, utile ad intraprendere una preparazione mentale...
Lo sport dei nostri figli: scopri come lo sport può aiutare i ragazzi a crescere! Questo il titolo del convegno organizzato dal Comune di Canegrate con la collaborazione di Psicosport, Associazione senza fini di lucro, per lo studio, la ricerca, le applicazioni, l'insegnamento, la formazione nel campo delle scienze umane e nell'area salute benessere sport e lavoro.
Simone Grega, Vice Presidente della Sezione di Legnano, già arbitro CAN D e attualmente Osservatore Arbitrale, è stato il relatore della serata per spiegare al pubblico, intervenuto numeroso nella serata del 5 febbraio presso il polo culturale di Canegrate, il ruolo dell'arbitro nello sport.
Perchè consigliare ai giovani di diventare arbitro? il quesito posto. Grega risponde citando la Professoressa Antonietta Marchi del Dipartimento di pediatria dell'Università di Pavia: "La figura dell'arbitro di calcio rappresenta un modello positivo da proporre agli adolescenti: imparare a fare l'arbitro può aiutare i giovani a crescere meglio, sia dal punto di vista fisico che psicologico". L'argomento entra nel vivo quando Simone spiega le doti fisiche , tecniche e caratteriali che deve avere un arbitro: "L'arbitro si trova da solo in mezzo al campo di calcio, questo contribuisce al rafforzamento dell'autostima ed al senso di indipendenza".
Simone spiega che diventare arbitro significa: diventare un vero atleta, seguendo metodologie di allenamento presso i poli atletici messi a disposizione dalle Sezioni arbitrali e sottoponendosi a test selettivi; acquisire una elevata conoscenza tecnico/calcistica mediante lo studio del regolamento, i raduni tecnici e l'insegnamento dei colleghi più esperti; crescere caratterialmente prendendo velocemente decisioni e facendole rispettare con autorevolezza; far parte di una vera e propria Associazione in grado di creare un gruppo affiatato di amici composto da quindicenni ma anche da settantenni.
La Dottoressa Stefania Ortensi di Psicosport ha proseguito illustrando i ruoli in una società sportiva, soffermandosi in particolare su quelli del dirigente che dovrebbe: "sapere, sapere fare, sapere essere e saper far fare". Interessante la descrizione delle tipologie di dirigenti con cui anche noi arbitri ci confrontiamo domenicalmente sui campi di calcio: "sergente istruttore, apologeta dell'urlo, ex campione, casual coach, professionista, padre coach".
Spunto curioso esposto dalla relatrice è stato quello dell'illustrazione della "tecnica del sandwich" adottata, oltre che dai dirigenti sportivi, anche dagli Osservatori arbitrali dell'AIA nel colloquio di fine gara per comunicare una critica alla prestazione sportiva formulandola tra due note positive.
Il convegno ha sottolineato l'importanza della psicologia applicata allo sport, utile ad intraprendere una preparazione mentale, l'allenamento psicologico per raggiungere "il pensiero positivo".
Rimane comunque compito fondamentale degli adulti quello di insegnare ai giovani il rispetto dei ruoli anche nello sport.
A. Zottarelli
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