Canegrate non riesce a sfruttare il fattore campo e permette alle Stars di Novara di completare l’aggancio a 10 punti in classifica. Eppure la formazione arancionera era partita benissimo costruendo un vantaggio di 10 lunghezze (19-9) su una difesa arcigna e un contropiede incalzante.

Neanche l’infortunio occorso nei minuti iniziali alla giovanissima playmaker Ludovica Rossini (distorsione alla caviglia) sembrava poter arrestare l’efficacia e la fluidità delle padrone di casa con Francesca Mistò e Francesca Cassani sugli scudi.

Una serie di successivi errori in attacco, nati dalla ricerca di soluzioni “gerarchicamente disordinate” da parte delle ragazze di coach Paletti, ha invece progressivamente alimentato la fiducia delle piemontesi che, trascinate dalla scatenata Signorelli (22 punti), si sono impossessate dell’inerzia fino a mettere la testa avanti all’intervallo lungo (23-24) ed “amministrare” il vantaggio sino alla fine (46-53).

Canegrate ha provato più volte a rientrare in partita ma la somma di alcune disattenzioni (palle perse, rimbalzi concessi, facili tiri sbagliati da sotto e dalla lunetta), ha sempre severamente sbarrato la porta alla rimonta delle ragazze in divisa rigata.

E adesso, se è vero che la strada verso i playoff si faccia decisamente impervia, è altrettanto vero che la matematica conceda ancora ampi spazi alla speranza di acciuffarli.

Questo però è il momento di fare bene le sole cose che ognuno è capace di fare.

E’ finito il tempo della “cultura dell’alibi” (imperdibilmente illustrata da Julio Velasco nei tanti video che spopolano da anni sulla rete).