Prosegue il processo di ammodernamento dell'ospedale di Rho. Inaugurata oggi la nuova sala emodinamica che si affiancherà a quella già esistente.

«Le nuove attrezzature non sono un vezzo – ha spiegato il dottor Giuseppe De Angelis, primario di cardiologia del nosocomio rhodense – sono necessarie per rispondere ai bisogni del territorio, dove le patologie cardiovascolari sono in aumento».

Testimoni di quanto affermato i dati: negli ultimi tre anni, nel solo presidio ospedaliero di Rho, si è passati da 833 a 1174 coronarografie e da 412 a 523 angioplastiche coronariche totali annue.

«La nuova struttura è molto moderna e realizzata in modo perfetto – ha commentato il professor Gianni Rovelli – Nel 1971, quando la prima sala di emodinamica è stata attivata qui a Rho, tutto ciò sembrava un lusso. Le emodinamiche attive a quel tempo erano solamente tre: quella del Niguarda, quella di Varese e quella di Rho. Da allora abbiamo mantenuto l'eccellenza nel settore garantendo non solo procedure diagnostiche ma anche terapeutiche con reperibilità 24 ore su 24 ogni giorno della settimana».

Presente all'inaugurazione l'assessore regionale alla sanità Mario Mantovani, che, oltre a lodare la modernità della nuova sala emodinamica e l'efficienza della sanità lombarda, ha chiesto maggiore autonomia per la Regione. «In un anno e mezzo per l'azienda sanitaria Salvini la Regione ha stanziato 50 milioni di euro. Voglio sfatare la leggenda metropolitana che correva quando ancora io non ero stato eletto: l'ospedale di Rho non verrà chiuso».

Ermenegildo Maltagliati, direttore dell'azienda ospedaliera Salvini, alla quale Rho afferisce, ha invece assicurato che il nuovo pronto soccorso verrà inaugurato prima di Expo. I lavori , iniziati il 1 dicembre, dovrebbero terminare entro il 30 aprile 2015. A breve veranno inoltre deliberati i bandi di gara per la ristrutturazione dei reparti di ostetricia e ginecologia. Costo totale dei lavori: 8 milioni di euro.

Chiara Lazzati