6 Dicembre 2014

Buon giorno Direttore
intanto La ringrazio per lo spazio che concede alla vicenda "Barello" : come vede l'argomento è molto "sentito".
Vorrei però rispondere alla lettera della socia Cingolini che mi risulta essere entrata nel nuovo direttivo anffas, e con le votazioni descritte nelle lettere incriminate, come consigliera.
Sig.ra Cingolini, sono stata collaboratrice per venti anni e, dopo, fino ad oggi,  "amica e discepola" dei Barello: quindi opero con loro da circa 40 anni
Mi spiace se lei, in due anni, non ha potuto conoscere e saputo raccogliere, con gratitudine, quanto da loro costruito.
La invito a leggere bene gli articoli dei giornali e soprattutto le firme.
Come può chiedere ai Barello di smetterla!?
I Barello hanno scritto solo il comunicato di uscita dall'anffas e niente altro: chi scrive sono gli amici e i sostenitori
Vede? I sentimenti non si possono fermare, e a volte sono anche difficili da contenere: la solidarietà, la riconoscenza che circondano i Barello sono un fiume in piena che la travolge? Si metta in disparte e, se vuole, utilizzi queste testimonianze come riflessione per chiedersi che cosa non abbia conosciuto di queste due persone che continuano a dimostrare la loro grande nobiltà d'animo e saggezza rimanendo in silenzio, in disparte, amareggiati ma sicuramente confortati dal sostegno che ricevono.
Anche durante l'ultima Assemblea Consiliare Comunale i coniugi Barello hanno ricevuto pubblica solidarietà e le assicuro che quello che vediamo scritto è solo una minima parte rispetto a quello che ricevono a voce.
Gli articoli di Legnano news sui Barello hanno avuto circa 2700 visualizzazioni: d'altronde i Barello fanno parte della storia, quella grande e positiva, di Legnano
E concludo in accordo con lei :"chi fa del bene…….." e le assicuro che, malgrado tutto, i Barello augurano tanto bene all'Anffas perchè è una loro creatura.
Sig.ra Cingolini non si deve mai augurare il male a nessuno! Sarà il tempo a far emergere le ragioni e la giustizia o, a volte, a coprire pietosamente con l'oblio.

 Flavia Cucchetti