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Servizi al cittadino: Nerviano aderisce a Ser.co.p

Consigliere Rovellini: "Riteniamo grave avere di fatto già operato una scelta con l’arroganza di non ascoltare le argomentazioni delle minoranze"...

Riceviamo e pubblichiamo.


Dopo aver sostenuto per anni l'eccellenza e la qualità delle prestazioni offerte dai servizi sociali del comune di Nerviano, l'amministrazione Cozzi, a un anno dal termine del mandato, ha reputato prioritario e urgentissimo l’adesione ad un consorzio al quale trasferire una parte di servizi al cittadino e relativo personale. 

Il soggetto che la giunta Cozzi ha individuato è Ser.co.p. l’azienda speciale consortile creata dai 9 Comuni del Piano di Zona del Rhodense quale strumento di gestione associata per i servizi sociali, e
la scelta avviene assurdamente proprio mentre gli altri dieci comuni del Distretto di Legnano (di cui Nerviano fa parte…) stanno costituendo la propria Azienda consortile.

La questione è talmente importante e prioritaria da imporre una rapida "condivisione" con i consiglieri di opposizione e una decisione in soli 2 mesi (il termine condivisione è espressione ironica a conferma dell’usuale approccio “dall’alto al basso” del Sindaco Cozzi). Peccato che questa maggioranza che ancora di definisce democratica abbia preso questa decisione unilateralmente già da un anno, o quantomeno abbia evitato attentamente di coinvolgere le opposizioni e la comunità tutta nel percorso decisionale. Ciò che riteniamo grave – ma è solo l’ennesima prova di mancata trasparenza di questa amministrazione – è l’avere di fatto già operato una scelta con l’arroganza di non ascoltare le argomentazioni delle minoranze e senza vagliare congiuntamente altre alternative.

In tempi di spending review e di moralizzazione della politica che dovrebbe portare alla messa al bando di certi meccanismi clientelari, il comune di Nerviano imbocca invece la strada delle società partecipate adducendo non ben specificate ragioni qualitative e nessuna motivazione economica. E lo fa senza produrre alcun piano finanziario, senza esplicitare quali dipendenti comunali passeranno al Consorzio individuato e senza uno straccio di tabella di comparazione dei costi. Suona inoltre quanto meno inopportuno sentire pronunciare dall’assessore in questione il temine “cessione di ramo d’Azienda” (termine tecnicamente corretto), in relazione a questa operazione e alla terziarizzazione dei SERVIZI ALLA CITTADINANZA se i termini hanno ancora un senso, definire “ramo di azienda” il settore dei servizi sociali è un vero e proprio impoverimento etico e morale, fatto proprio da chi si erge a moralizzatore della comunità!

Quel che è certo è il fatto che la costituzione di un consorzio comporterà di per se costi aggiuntivi di tipo amministrativo (costi di conferimento, nomine e consigli di amministrazione, struttura amministrativa) mentre i vantaggi operativi e la qualità delle prestazioni saranno tutti da dimostrare non avendo fornito null'altro che una brochure illustrativa e nessun piano di progetto rispetto alle attività della Soc. Ser.co.p.

Federica Rovellini, consigliere comunale

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Pubblicato il 29 Ottobre 2014
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