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Adesione alla azienda consortile dei servizi sociali

Nell'ultimo consiglio comunale approvata anche la convenzione con l'Asilo nido gestito dalla Fondazione Figini-Naymiller...

L'azienda consortile dei servizi sociali e la convenzione con l'Asilo nido gestito dalla Fondazione Figini-Naymiller. Sono stati i due argomenti principali dell'ultimo consiglio comunale a Busto Garolfo.

L’AZIENDA CONSORTILE DEI SERVIZI SOCIALI. Un progetto difficile e ambizioso, durato oltre 10 anni e che, nel 2015, vedrà finalmente la luce: L’Azienda consortile dei Servizi Sociali rappresenta un traguardo fondamentale per tutto l’Ambito del legnanese. Attraverso essa, infatti, verrà messa in rete tra i vari comuni l’erogazione dei principali servizi di assistenza al cittadino.

Per far comprendere l’importanza dell’Azienda e consentire alla cittadinanza di chiarire ogni eventuale perplessità, l’Amministrazione Biondi ha organizzato un’Assemblea pubblica alla presenza del dottor Fabio Clerici (consulente del network regionale che ha realizzato lo studio di fattibilità dell’Azienda stessa). “Credo che sia stata una grande occasione per i bustesi – commenta l’Assessore alle Politiche Sociali Stefano Carnevali -: in questo modo, sono arrivate in paese informazioni di ‘prima mano’, direttamente da chi ha studiato come organizzare l’Azienda”.

Una cosa deve essere chiara a tutti – prosegue Carnevali -: in questo momento storico è impossibile stare fuori da un progetto come quello dell’Azienda Consortile dei Servizi Sociali. La sovracomunalità nella gestione dei servizi è ormai un’esigenza concreta, visto che è uno dei pochi strumenti che consente alle Amministrazioni di fare economia, senza diminuire la qualità e la quantità dei servizi. E poi è anche un obbligo di confronto con le altre realtà del territorio: in questo modo si costringono le idee a circolare e le esperienze virtuose possono diffondersi”.

La prova dell’efficacia dell’Azienda, secondo Carnevali, “è rappresentata dal fatto che tutti i Comuni dell’ambito del legnanese abbiano aderito. Come avrebbe potuto Busto Garolfo starne fuori? Semplicemente impossibile. Attualmente le Aziende nascono, funzionano e danno frutti su tutto il territorio regionale: bisogna rispettare le evidenze e adeguarsi”.

Quella che sembrava una scelta condivisa anche da parte delle opposizioni (la consigliera Patrizia D’Elia, durante la riunione della Commissione Socio-Culturale, aveva votato a favore dell’Azienda), in Consiglio Comunale è stata respinta da tutti i consiglieri di ‘ Nuovi Orizzonti di Libertà’.

“Per quanto riguarda la condotta delle opposizioni – commenta Carnevali -, come ho sempre ripetuto, sono convinto che gli strumenti previsti dalla democrazia vadano sfruttati secondo la loro funzione: le Commissioni sono il momento per dibattito e chiarimenti tecnici, il Consiglio Comunale rappresenta la chiusura del percorso deliberativo e deve essere il momento in cui si spiegano le motivazioni politiche di ogni decisione". 

FIGINI-NAYMILLER: UNA RISORSA DA PRESERVARE. L’altra questione portata in Consiglio Comunale, è stata il rinnovo della convenzione con l’asilo nido gestito dalla Fondazione Figini-Naymiller. Secondo l’Assessore Carnevali, si tratta di una risorsa da preservare: “Busto Garolfo non possiede un nido comunale, per cui siamo tutti perfettamente consapevoli dell’importanza rivestita dalla fondazione. Anche per via delle enormi difficoltà rappresentate dalla gestione degli asili nido".

L’Amministrazione ha evidenziato concretamente il proprio impegno verso la Fondazione, decidendo di mantenere inalterato il contributo a sostegno dell’Asilo nido, nonostante la sospensione totale dei finanziamenti regionali. “Questo – spiega Carnevali – significa che alla Figini arriveranno 7000 Euro, esattamente come l’anno scorso, solo che saranno versati al 100% dal Comune. Il che significa: i soldi che arrivano al nido sono gli stessi, ma lo sforzo economico dell’Amministrazione è evidentemente maggiore".

“La precedente convenzione – spiega l’Assessore – prevedeva l’erogazione alla Fondazione di un contributo fisso per bambino, il che significava che il supporto economico all’Asilo variava in base al numero delle iscrizioni”. Questo meccanismo, secondo Carnevali, rappresentava dei rischi: “Oltre a non permettere una pianificazione preliminare né al Comune, né all’asilo, infatti, avrebbe aiutato maggiormente la fondazione quando essa era già forte, con tanti iscritti e quindi con già una buona entrata proveniente dalle rette. In caso di un numero di alunni basso, invece, il contributo sarebbe stato inferiore, visto che calcolato sulla base degli iscritti”. Questo, per Carnevali, è inaccettabile: “A mio parere, l’Amministrazione deve stare vicina alla Fondazione soprattutto in caso di difficoltà. Ecco perché è stato predisposto un compenso fisso: qualora ci dovessero essere pochi iscritti il contributo comunale non sarebbe decurtato. Mi pare uno strumento efficace, che va proprio a incidere sulle eventuali difficoltà dell’istituto”.

Infine, il dialogo tra Palazzo Molteni e la Parrocchia rimane costante, come conclude Carnevali: “Si è instaurata una dinamica di collaborazione fattiva e serena. I contatti con il Parroco don Ambrogio Colombo sono costanti e franchi. Numerosi sono i progetti che le due realtà stanno portando avanti assieme e questo rapporto cordiale sarà sicuramente utile anche alla Fondazione Figini-Naymiller”. 

Redazione
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Pubblicato il 28 Ottobre 2014
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