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Il gruppo misto a Celle di Varzi per ricordare i caduti delle due guerre mondiali

I motociclisti legnanesi nei diversi luoghi teatri di battaglie storiche per rendere omaggio a quei giovani che da entrambi le parti avevano sacrificato la loro giovane vita...

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Gruppo misto motociclistico a Celle di Varzi - ottobre 2014 4 di 22

Riceviamo e pubblichiamo:

Ricorrono quest’anno i 100 anni della prima guerra Mondiale e i 74 della seconda. Alcuni motociclisti del gruppo misto legnanese già in passato si erano recati in diversi luoghi teatri di battaglie storiche per rendere omaggio a quei giovani che da entrambi le parti avevano sacrificato la loro giovane vita.
Ricordo il Monte Grappa con il suo Sacrario dove riposano 12615 Soldati Italiani e 10295 Soldati Austriaci, il Monte Pertica,Col Moschin e la Galleria Milano, il Sacrario è rappresentativo per quanto successe. Rovereto circondato da Gallerie, trincee con la sua imponente Campana ,ricavata dalla fusione delle bocche di cannoni, batte tutte le sere 100 rintocchi a monito di quanto successe. Sul Passo Gavia, e Tonale con i loro Monumenti a ricordo dei fatti d’Arme. Non è potuta mancare la visita al Sacrario di Redipuglia che con i suoi gradoni 100000 Soldati Italiani caduti, li riposano , il Silenzio suonato al calar del sole vuole ricordare il loro Sacrificio. Settantaquattro anni della seconda Guerra Mondiale sono ricordati dai motociclisti del gruppo che in diverse escursioni si sono recati sulle spiagge della Normandia, in Olanda ad Arhmen, El Alamein e Takruna dove si concluse l’avventura Africana della Folgore comandata dal nostro Concittadino Alpino Parà MAVM Gen.B. Carlo LOMBARDINI , In Italia a Bari, Noto, Siracusa, Anzio,Montecassino, sulle Montagne e Laghi teatri di folli battaglie. A ricordo di quanto sopra scritto per ricordare e non dimenticare un cappellano Militare volle creare un luogo a ricordo, nasceva così il TEMPIO DELLA FRATERNITA. La storia del Tempio della Fraternità è strettamente legata ai ricordi di Guerra. Un cappellano Militare, don Adamo Accosa, reduce dalla guerra, trovandosi nella necessità di dover ricostruire la piccola chiesa del suo paese sui monti, ebbe l'idea di raccogliere le rovine del conflitto e con esse ricostruire il tempio come simbolo ed auspicio di una ricostruzione più grande: quella della fratellanza umana.-Questo prete-soldato ebbe la fortuna di incontrare casualmente a Parigi l'allora Nunzio Apostolico Mons. Angelo Roncalli che divenne poi Papa Giovanni XXIII.
Il futuro Pontefice prese subito a cuore l'iniziativa, l'incoraggiò e l'aiutò inviando anche la prima pietra, tolta dall'altare frantumato di una chiesa nei pressi di Coutances, distrutta durante lo sbarco degli Alleati in Normandia nel giugno 1944.
Dietro quella rovina ne seguirono molte, inviate da tutte le città dove maggiormente infuriò la guerra: da Berlino , da Londra, Dresda, Varsavia, Montecassino, El Alamein e anche da Hiroshima e Nagasaki. Un centinaio di località hanno contribuito all'erezione dell'altare maggiore inviando ognuna una rovina del loro monumento più significativo. Milano inviò alcune guglie del Duomo cadute durante i bombardamenti.
Arredato liturgicamente il Tempio, si è sviluppato il tema della fratellanza umana. Così, la vasca battesimale è costituita dall’otturatore di un cannone 305 della corazzata Andrea Doria; quello che lanciava la distruzione e la morte, ora lancia nella vita i nostri bambini.
Armi insanguinate, deposte ed offerte da tutto il mondo, aventi tutte una storia particolare, ora compongono la figura del Crocifisso: Cristo visto attraverso i nostri dolori, anzi, costituito da essi.
Resti di due navi inglesi che hanno partecipato allo sbarco in Normandia formano il pulpito, ora non più in uso, ma rimangono come simbolo di un ideale di pace che naviga nell’agitato mare del mondo di oggi; quel mare che ribolle in tutti i continenti e che, per i voti del Tempio, per la tua visita ad esso fa, o per i sentimenti che ti ispirano queste righe che stai leggendo, auspichiamo tornare del tutto tranquillo; e le onde, lasciano un po’ di sabbia, una conchiglia, un sassolino, come vedete raccolti ed allineati nelle teche della balaustra dove si leggono i nomi dei fiumi più famosi.
Nella parte destra del Tempio, la visione si fa più dolce per la presenza dominante di una Madonna cinese, dell'effige sacra della Madonna di Lujan, e di tanti altri simbolici richiami di pace. Escluso El Alamein, le altre mete sono state raggiunte in momenti diversi in motocicletta. 

Sergio 

Redazione
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Pubblicato il 13 Ottobre 2014
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