Vivere Rescadina: “Il bilancio condizionato dall’eredità di Magistrali”
...ma che si caratterizza anche per l'attenzione al sociale, alle famiglie e per la riduzione degli sprechi e delle inefficienze nella macchina comunale...
La Giunta guidata da Michele Cattaneo si appresta a sottoporre il Bilancio di previsione 2014 al Consiglio comunale di Rescaldina. Di seguito un comunicato della lista civica "Vivere Rescaldina".
Il bilancio è frutto della pesante eredità lasciata dalla precedente Amministrazione Magistrali ma che si caratterizza, coerentemente con le linee guida del programma elettorale di Vivere Rescaldina, per l'attenzione al sociale, alle famiglie e per la riduzione degli sprechi e delle inefficienze nella macchina comunale. Riassumiamo qui il percorso e le considerazioni che hanno portato alla stesura del bilancio posto all'ordine del giorno del Consiglio comunale del prossimo 30 luglio.
LE CARTE IN TAVOLA – Dopo aver analizzato il bilancio 2013 e tutto quanto impostato dall'Amministrazione precedente fino a maggio, considerando i trasferimenti dallo Stato e le entrate consolidate come le tariffe per i servizi (palestre, nidi, servizi alla persona), alla Giunta Cattaneo rimaneva da stabilire come coprire la "pesante" cifra di 4.674.000 euro. Una montagna da scalare di cui una parte importante era costituita da spese "una tantum", spese che l'Amministrazione Magistrali non ha affrontato nel 2013 e che pesano sul bilancio 2014. Tra queste spese figurano per esempio bollette ENEL per 181.000 euro, rateizzate dagli anni precedenti e oggi a carico del bilancio 2014, e 110.000 euro di spesa sociale 2013 dell'Azienda Multiservizi. In particolare si è rilevato nelle politiche dei predecessori una scarsa attenzione alla gestione delle entrate e al risparmio nelle spese correnti. Valga come esempio quanto successo all'Azienda Speciale Multiservizi, che si è vista recapitare ingiunzioni di pagamento per fatture non pagate per un importo pari a 680.312 euro.
LE MOSSE – La prima mossa della nuova Giunta è stata operare con gli uffici comunali una riduzione della spesa per 379.000 euro, tagli non facili, soprattutto dato il poco tempo a disposizione, e che rappresentano solo l’inizio dell’attenta spending review prevista nei prossimi anni per aumentare ancora i risparmi dei diversi uffici comunali. Si è poi lavorato sulla TASI, la tassa con cui lo Stato rimpiazza la vecchia IMU sulla prima casa. La scelta è stata quella di non chiedere ai cittadini, come gettito totale, niente di più di quanto chiesto nel 2012, ovvero 645.000 euro, che vanno a rimpiazzare i soldi che lo Stato non trasferirà più ai Comuni. Sempre in merito alla TASI, si è deciso di adottare una progressività che lega la quota dovuta sia alla rendita catastale sia al reddito in modo da non aumentare il carico fiscale alle fasce più deboli. Abbiamo poi deciso di lavorare di più rispetto al passato sugli accertamenti delle passate TARSU, ICI e IMU. Da questi maggiori accertamenti si prevede di ricavare almeno 90.000 euro aggiuntivi rispetto al 2013. Rimanevano a questo punto ancora da coprire 3.560.000 euro, in parte già coperti dalla raccolta IMU incassata nel 2013, che ammonta a 2.810.000 euro, prevedendo di coprire le "una tantum" già citate con 291.000 euro provenienti dagli oneri di urbanizzazione e di usarne altri 209.000 (poco più del 28%, la percentuale di oneri più bassa utilizzata negli ultimi anni) per la copertura delle spese. Gli ultimi 250.000 euro da recuperare potevano a questo punto derivare solo (come già anticipato da Casati Ambrogio nella seduta del Consiglio comunale di approvazione del bilancio consuntivo 2013) da un aggiustamento delle aliquote IMU sulla seconda casa, che aumentano al 10,6/1000 tranne che nel caso degli usi gratuiti e dei negozi di prossimità.
I RISULTATI – Attenzione ai deboli, alle famiglie e ai commercianti di vicinato Le detrazioni sulla TASI ci permettono di non colpire con la tassazione le fasce sociali più deboli: i redditi inferiori ai 20.000 euro lordi annui, infatti, non pagheranno la TASI con una rendita catastale inferiore ai 400 euro. Nessun aumento IMU per le case in uso gratuito ai parenti di primo grado e ai negozi di vicinato Abbiamo così voluto sottolineare la nostra attenzione alle famiglie, soprattutto quelle giovani, e la nostra ferma volontà di aiutare i commercianti, indispensabili al tessuto sociale della nostra comunità.
IL FUTURO – "Il bilancio che presentiamo è in gran parte frutto delle politiche attuate negli ultimi 15 anni, abbiamo dovuto quindi mettere in atto, con un lavoro certosino, una politica di 'riduzione del danno' da attuare in tempi brevissimi (un mese e mezzo)" spiega il sindaco Cattaneo. "Nel bilancio 2015 si vedranno molto di più i tagli delle inefficienze e degli sprechi, una maggiore equità nella tassazione e una ulteriore attenzione al sociale, che comunque anche quest'anno rimane uno dei punti centrali del nostro bilancio."
Vivere Rescaldina
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