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Aler: ma quanta attesa per un cambio di alloggio!

23 Giugno 2014

Egregio Direttore,
Le scrivo per segnalare un fatto.
Sono un affittuaria di un alloggio popolare a Mazzafame. Il mio appartamento è composto da una sola camera, bagno cucina e sala per un totale di circa 50 mq. A febbraio ho fatto la richiesta all'ufficio bandi di Milano dell'Aler per un cambio alloggio, soprattutto perchè ho due figli, una femmina di 13 anni e un maschietto di 5. Il padre dei miei figli ha un altra residenza, in quanto per motivi personali anni fa avevamo deciso di separarci e successivamente a seguito di miglioramenti da entrambe le parti a livello caratteriale, si pensa di ricongiungersi.
Grazie anche a una lettera dei servizi sociali che ha illustrato questa situazione all'Aler, per il ricongiungimento, vista l'età di nostra figlia, che è in età adolescenziale e la casa è molto piccola per permettere a nostra figlia di avere un luogo dove studiare e soprattutto dove poter avere un po di privacy ( dorme in sala, che è a vista dalla porta d'entrata), l'Aler con una lettera pervenutami a fine marzo/ inizi aprile mi ha confermato l'accettazione della richiesta.
A seguito di questa accettazione ho chiamato due volte l'ufficio bandi, in quanto sono a conoscenza di 3 appartamenti liberi nella zona dove risiedo, ma anche di molti altri nelle vicinanze. La persona che risponde al telefono, per ben due volte sempre la stessa, con fare molto poco grazioso, senza nemmeno sapere da dove chiamo, (Aler ha appartamenti in tutta Italia) mi risponde che prima di assegnare un cambio alloggio bisogna vedere se gli impianti sono a norma. A Mazzafame sono stati installati i teleriscaldamenti circa due anni fa, sono stati rifatti gli impianti elettrici,sostituiti i citofoni, montati i cancelli elettrici etc, sostituiti i serramenti e qualche anno prima sono stati sostituiti perfino i balconi e gli alloggi di cui parlo fanno parte di queste ristrutturazioni.
Detto questo, a fronte del fatto che pago regolarmente l'affitto e che quando mi sono trovata in difficoltà ho fatto un piano cambiario che sto attualmente pagando, chiedevo la possibilità di capire quanta attesa dovrebbe decorrere, anche in previsione che il più piccolo inizia le elementari e nella mia richiesta ho scelto sia Legnano, che Canegrate o San Giorgio, proprio per avere più chance nell'assegnazione della casa, e per non trovarmi magari con un assegnazione in altro paese e dover spostare il bambino da una scuola all'altra magari a metà anno.
Non dico che sia l'Aler a "fregarsene" ma chi risponde lo fa a nome di Aler stesso, non ascolta nemmeno le richieste che vengono fatte.
Se mi è stata accetta la domanda e mi è pervenuta regolare lettera, avrò diritto di sapere in che posizione sono, anzichè sentirmi rispondere che potrebbero volerci anni???
Nel frattempo i figli crescono e 50 mq non sono sicuramente idonei, tenendo presente che il padre non "può" rientrare in casa, per rispetto della figlia che cresce e che giustamente ha bisogno di spazio, anche se da parte dei figli c'è l'esigenza di stare con il papà. Fortunatamente il padre è comunque presente coi figli durante il giorno.
Secondo Lei è corretta una tale procedura? Mi sembra che la burocrazia, come in tantissime altre cose permetta a troppe persone di arrivare alla pensione senza avere cura del lato umano. Poi potrebbe pure esserci una grandissima lista d'attesa, ma per come vedo le cose, le accettazioni dei cambi alloggi non sono così soventi, soprattutto perchè devono esserci casi molto particolari.
La ringrazio per l'attenzione che vorrà concedermi

Stefania


Senza conoscere ogni dettaglio della vicenda, appare comunque ovvio che la nostra lettrice avanza una richiesta lecita. Ci auguriamo, per lei e per chi si trova nella stessa situazione, una adeguata attenzione da parte delle autorità preposte. Quando il problema tocca la famiglia in senso ampio e i minori in modo particolare, ottenere collaborazione è un segnale fondamentale di trovarsi in un società che riconosce l'importanza di certi valori sociali.

marco tajè

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