Canazza in festa lunedì 2 giugno per la tradizionale Pacialonga, che da 10 anni anima il quartiere con una camminata culinaria a tappe per i luoghi caratteristici della Canazza.

Quest'anno la manifestazione ha voluto riprendere la celebrazione del 90° di elevazione a Città di Legnano. A partecipare in 400, divisi in 4 gruppi e assistiti da un centinaio di volontari per tutto il percorso, compresi quelli della Croce Rossa. 

Una festa, possiamo aggiungerlo, che è cominciata domenica con la vittoria di Sant'Erasmo al Palio ed è proseguita il giorno dopo in cui ricorre proprio Sant'Erasmo di Formia. Ad ogni partecipante è stata consegnata una mappa del quartiere su cui apporre i timbri ad ogni tappa e una maglietta, guarda caso, azzurra. Presente alla partenza Don Sebastiano Del Tredici, parroco di San Pietro, che ha rinnovato la sua gioia per l'arrivo del Crocione in chiesa e la vittoria del Corvo perchè «se io mi chiamo del Tredici, non si poteva di certo rimanere a dodici vittorie» ha sottolineato il prete con allegria.

A dare il via alla camminata il sindaco di Legnano Alberto Centinaio: «Grazie, perchè sento che questo quartiere mi è vicino e comprende tante cose – ha detto Centinaio -. Ci tenevo ad esserci per questa bella festa. So avete l'esigenza di avere un punto vendita, ma nonostante le difficoltà del momento, spero a settembre si possa far avere il mercato una volta alla settimana. Un servizio che questo quartiere merita». 

Prima tappa del lungo percorso la zona in cui un tempo c'era il casello autostradale dell'A8 (Varese-Milano), la prima autostrada al mondo costruita nel 1924, anno in cui Legnano divenne città. La tappa è divenuta così una vera e propria stazione di servizio: per entrare bisognava passare dal casellante per il timbro, mentre all'interno dell'autogrill, costruito attraverso un'ottima scenografia, i partecipanti hanno potuto riempire lo stomaco con un buon piatto di antipasti. 

Tanti ancora i luoghi caratteristici che ognuno ha potuto visitare: al Monastero Carmelitane Scalze piccolo momento di svago con "i mestieri di una volta", a Villa Morganti un ristoro con salumi, al Parco ex-Ila altra attività ludica con canti e balli, accompagnati da un assaggio di vino e un bicchiere di miele e limone.  

Il piatto forte della camminata, pasta e fagioli, è stato dato nel giardino dell'Rsa "La sequoia". Con la pancia ormai piena, il percorso è proseguito dagli Alpini con un tris di frittate ed, infine, all'oratorio San Pietro, punto anche di partenza, dove si è concluso con delle torte caserecce e caffè. Una camminata gustosa e storica per le vie della Canazza che si spera prosegua negli anni.

manuela zoni