(m. zoni) – Valorizzare i talenti attraverso borse di studio: all'Università Carlo Cattaneo di Castellanza ogni anno enti pubblici e privati elargiscono donazioni in favore degli studenti più meritevoli. Lunedì 26 maggio in aula Bussolati, le realtà che sostengpono gli studenti di Ingenieria, Giurisprudenza ed Economia della Liuc hanno potuto incontrare i beneficiari delle loro borse di studio.

«Vedere così tanti giovani che si impegnano a fondo significa che l'università persegue con successo il suo scopo – ha commentato Michele Graglia, presidente Liuc, rivolgendosi agli studenti -. Voi ricevete qualcosa per merito dai donatori, dovete essere pronti poi da adulti a restituire nel momento opportuno. Spero che questa tradizione di collaborazione tra diverse realtà prosegua nel tempo». 

«Ringrazio tutti i donatori sia per il contributo economico che per il supporto spirituale – ha aggiunto Valter Lazzari, rettore dell'Ateneo – Dare una borsa di studio significa dare spazio, fiducia e senso di responsabilità a tutti i giovani. Mentre invito gli studenti a cogliere tutte le possibilità che vi vengono offerte nella vita e a sapere sempre dove si vuole arrivare».

I contributi diretti sono elargiti in forme diverse: borse di studio (basate su merito e reddito su fondi diversi), borse di studio in collaborazione con il Comune di Castellanza, premi di merito, contributi per la partecipazione ai programmi di mobilità internazionale, premi di tesi su specifici argomenti di ricerca. Un peso sempre più rilevante assume poi l’iniziativa "Premiamo il merito": gli studenti con voto di maturità compreso tra 97 e 100/100 hanno una riduzione pari al 50% della tassa universitaria; con voto compreso tra 94 e 96/100 pari al 25% e con voto compreso tra 90 e 93/100 pari al 12,5%. Per il rinnovo dell’agevolazione è richiesto il superamento entro la sessione autunnale di tutti gli esami dell’anno precedente e di 3/4 di quelli dell’anno in corso con una media pari o superiore a 27/30.

Tra i donatori presente anche Luigi Caironi, attuale presidente della Fondazione Famiglia Legnanese: «Grazie a chi ha pensato di organizzare un'università qui – ha detto Caironi -, dove prima si battevano telai e ora si battono primati. La Fondazione è nata quando l'economia tirava, oggi pensiamo a cosa sarà domani. Il seme della mia famiglia è a Castellanza dove lavoravano i miei genitori. Dove prima si lavorano tessuti, adesso si lavora sulla materia grigia e in voi vedo tutte materie grigie». In 30 anni la Fondazione Famiglia Legnanese ha donato borse di studio sia per l'Italia che per l'estero, per un valore di 5 milioni, 480mila euro. 

«Siamo davanti a nuove sfide – ha concluso Luca Capodiferro, presidente Associazione Amici LIUC – Nel nostro Paese c'è tanta volontà di cambiamento e anche noi dobbiamo voler percorrere una lunga distanza verso un nuovo futuro. Non dimenticatevi mai dell'università e di chi vi ha aiutato perchè domani toccherà a voi diventare benefattori».

Anche i borsisti hanno preso parola durante l'incontro. Studenti di tutte le facoltà hanno avuto la possibilità di ringraziare coloro che gli hanno permesso economicamente di proseguire il percorso di studi in Liuc, arricchendolo di esperienze formative sia all'estero che in Italia.