Riceviamo e pubblichiamo l' intervento del sindaco uscente di Busto Garolfo, Angelo Pirazzini che annuncia di aver depositato alle autorità competenti l’esposto denuncia nei riguardi del vicegovernatore e assessore alla sanità Mario Mantovani per il comportamento tenuto in sede pubblica domenica 4 maggio. La segnalazione è stata inviata anche all’Autorità Garante delle Comunicazioni.

«Ciò che è accaduto il 4 maggio – dichiara il sindaco uscente – durante la conferenza stampa della signora Sabrina Lunardi, candidata della Lega Nord, è un fatto molto grave che non poteva essere lasciato passare senza conseguenze. Come avevo annunciato nella conferenza stampa organizzata successivamente, voglio informare la stampa e i cittadini che ho effettivamente inoltrato all’autorità competenti un esposto per denunciare che in quel contesto, in modo scorretto e diffamatorio, l’assessore regionale Mario Mantovani, peraltro assessore alla sanità della Regione Lombardia, avrebbe telefonato ad Andrea Bruzzese esortandolo ad esprimersi su quale atteggiamento avrebbe tenuto qualora l’amministrazione comunale uscente fosse stata riconfermata alla guida di Busto Garolfo e quale invece, qualora avesse vinto quella della candidata da lui sostenuta, Sabrina Lunardi.

Fermo restando il ruolo istituzionale che Mantovani riveste negli ambiti ove è in corso l’iter burocratico per le valutazioni di concessione dell’impianto agricolo di galline ovaiole (per la quale tutte le parti in causa hanno espresso parere negativo, mentre la Regione Lombardia può ancora intervenire in deroga rispetto a tali pareri), tenuto conto che il ruolo che lo stesso ha potere di avallo essendo il settore della sanità regionale che lui rappresenta uno dei fattori determinanti per l’eventuale concessione, ritengo che quanto apparso agli occhi dei presenti e dell’opinione pubblica sia gravemente lesivo nei miei confronti e irregolarmente manifestato rispetto alla fase di propaganda elettorale che vede la mia persona candidata per l’eventuale secondo mandato.

Infine, noto che l’ala “mantovaniana” all’interno di Forza Italia si affanna giornalmente per affermare che io non sia il candidato che il partito appoggia: questioni personali? Evidentemente sì. Vado avanti per la mia strada sicuro dell’appoggio espressomi personalmente da Mariastella Gelmini (coordinatrice regionale) e da Stefano Maullu e Pietro Tatarella, venuti anche a sostenermi in Piazza Lombardia».