Ikea: Come possiamo pensare a uno sviluppo se andiamo contro qualsiasi iniziativa?
19 Maggio 2014
Caro direttore, mi accomuno a quanto scrive il Sig. Giordano (qui la lettera), è una tristezza vedere e sentire i nostri politici litigare per l’arrivo di IKEA, in un paese dove le aziende chiudono, i lavoratori sempre più in cassa integrazione, troviamo investitori che vogliono fare e questi gentil signori, che si vede che hanno tutti un posto di lavoro fisso e saldo, si lamentano e fanno di tutto per mettere i bastoni fra le ruote.
Vorrei tanto che chi non potrà avere un posto di lavoro potesse essere ospitato da questi gentil signori, che parlano parlano, parlano.
Come possiamo pensare a uno sviluppo se andiamo contro qualsiasi iniziativa? Le risposte che arriveranno mio caro direttore, saranno che dobbiamo tutelare il commercio esistente, ma nessuno dice che da 200 a molti di più posti di lavoro non verranno assegnati grazie a questi menti eccelse.
E poi scriveranno che queste aziende pagano poco e fanno lavorare tanto…. Ma se uno è senza lavoro e ne ha bisogno, cosa farà, andrà all’Unione Commercianti da Ferrè a chiedere una occupazione?
Sono veramente al di fuori della realtà. Beati loro.
Cordiali saluti.
Lettera firmata
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