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Expo: «Perché promuovere uno stato antidemocratico come la Birmania?»

8 Maggio 2014

Riceviamo e pubblicchiamo la lettera di Olindo Torraca, fondatore del Comitato Agorà, in merito al servizio Alto Milanese e Birmania si stringono la mano per Expo. Il lettore critica «la possibilità offerta agli imprenditori del nostro territorio di partecipare, a pagamento, ad una fiera in uno dei paesi asiatici meno democratico soggetto da decenni a dittatura militare», iniziativa che, scrive, «sembra essere una promozione commerciale di un paese dove con la forza e violenza, l’elite detta legge» 

Di seguito la lettera a cui allega un comunicato di un mese fa diffuso dal ministero del turismo.


Caro direttore buongiorno,

 Che dire dell’iniziativa di AM Export circa la possibilità offerta agli imprenditori del nostro territorio di partecipare, a pagamento, ad una fiera in uno dei paesi asiatici  meno democratico soggetto da decenni a dittatura militare. Dal 1962 che è stato buttato giù ultimo governo democratico.
Da precisare che EXPO 2015 nulla a che vedere con questa iniziativa.
Questa iniziativa sembra essere  una promozione commerciale di un paese dove con la forza e violenza, l’elite detta legge.

Ecco comunicato del ministero degli esteri di un mese fà.

A seguito degli scontri intra-comunali anche recentemente ripetutisi, vigono tuttora i provvedimenti adottati dalle Autorità del Myanmar in termini di stato di emergenza. Tali incidenti derivano da un innalzamento della tensione nello Stato Rakhine/Arakan, con scontri tra la maggioranza locale di fede buddista e la comunità musulmana originariamente di immigrazione dal Bangladesh. Si raccomanda dunque di esercitare cautela nel caso di una visita nell’area, e comunque di attenersi scrupolosamente alle decisioni delle autorità locali in materia di sicurezza.

Il Paese attraversa una congiuntura delicata a causa del rilevante processo di trasformazione politico, economico e sociale che – negli ultimi mesi – sta investendo il Myanmar in tutti i settori. Si consiglia pertanto di esercitare cautela durante la permanenza, tenendosi lontani da luoghi di manifestazioni e da assembramenti, evitando di fotografare o filmare militari, poliziotti ed eventuali dimostranti.

Anche a causa del recente, ulteriore deterioramento delle condizioni di vita della popolazione determinato dall’aumento dei prezzi, il tasso di criminalità, in precedenza relativamente basso, è nel corso degli ultimi anni aumentato, soprattutto nelle zone residenziali. I furti nelle abitazioni stanno diventando sempre più frequenti, soprattutto ai danni della comunità straniera, ed è necessario adottare ogni precauzione, a partire dalla scelta del personale domestico. Si rileva anche un aumento di episodi microcriminalita’ a danno dei turisti occidentali in visita in Myanmar, il cui numero sta aumentando esponenzialmente negli ultimi mesi in ragione della mutata situazione politica. Si suggeriscono dunque le cautele d’uso, in particolare nei luoghi di maggiore attrazione turistica quali Bagan.

Il locale Ministero del Turismo, d’intesa con quello dell’Interno, emana le disposizioni relative alle restrizioni d’accesso alle diverse regioni del Paese. L’accesso ad alcune aree è interdetto agli stranieri.

Olindo Torraca

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