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Primo maggio di fatiche, primo maggio di speranza

In 200 circa nella ex piazza Mercato di Legnano, tra lavoratori e sindacalisti, per festeggiare insieme la Festa dei Lavoratori - Preoccupazione per la crisi, ma anche speranza di uscirne...

«La nostra Costituzione è fondata sul lavoro, ma questo ora manca», così ha aperto oggi la manifestazione, in occasione della Festa dei Lavoratori, il sindacato unitario presente nella ex piazza Mercato di Legnano. A radunarsi questa mattina in una bella giornata di sole circa 200 tra lavoratori e sindacalisti locali di Cisl, Cgil e Uil.

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Comizio sindacati 1° Maggio 2014 4 di 29

«Mai come in questi ultimi anni la festa dei lavoratori è divenuta importante – ha esordito il sindaco Alberto Centinaio – non devo insegnare nulla a voi, ma non bisogna arrendersi. Al di là delle demagogie e delle politiche di interesse, io sto cercando nel mio piccolo di far sì che il nostro territorio crei posti di lavoro e questo può accadere solo se tutti insieme ci rimbocchiamo le maniche»

Dopo le parole del primo cittadino, i rappresentanti delle delegazioni sindacali hanno espresso il loro rammarico per quello che ormai il primo maggio è diventato a Legnano, così come in Italia e in Europa: una festa il cui valore non si è dimenticato, ma comunque un momento che oggi la maggior parte dei cittadini vive con fatica e preoccupazione per il proprio futuro e per quello dei propri figli.

«Esser qui oggi vuol dire voler festeggiare – ha commentato Giuseppe Oliva della Cisl ma significa anche non aver perso la voglia di ricordare che il lavoro è un bene di tutti. Questi sei anni ci hanno consegnato un Paese completamente cambiato, ma non per questo non possiamo riuscire a vedere la luce in fondo al tunnel. I giovani di oggi rischiano di essere i poveri di domani: bisogna tornare a quei valori che un tempo, nel dopoguerra, hanno aiutato la Nazione a ricostruirsi e a rialzarsi in piedi. Parlo di solidarietà, democrazia, pace e benessere». Oliva ha inoltre ricordato da una parte le aziende in crisi del nostro territorio, tra cui la Franco Tosi, un'azienda simbolo di Legnano e che da troppo sta pagando dal punto di vista occupazionale, mentre dall'altra parte, Euroimpresa, un valore aggiunto sul territorio che andrebbe sfruttato al massimo.

«Oggi in tutte le piazze – ha continuato Stefano Dell'Acqua della Uilci si è riuniti per ricordare a tutti che serve solidarietà per ricreare l'occupazione. Benessere e futuro li si raggiungono facendo ripartire le imprese e l'economia, bisogna far in modo che le politiche industriali siano accompagnate anche da quelle sociali. Ringraziamo l'amministrazione per averci concesso di utilizzare l'ex piazza Mercato, anche se, pur non volendo creare polemica, avremmo voluto manifestare in piazza San Magno in quanto è la miglior collocazione per il contesto di oggi». Intenso e convinto, poi, l'appello per un sidacato unito e compatto.

«Valorizzare oggi il lavoro e i lavoratori – ha concluso Maurizio Stampini della Cgil Ticino Olonapuò consentire a tutti di guardare al futuro e cercare di uscire dalla crisi che ormai è diventata una costante della nostra vita. Siamo in un'Europa in cui i segnali di ripresa sono ormai invisibili, é un continente che vive una crisi economica di integrazione dovuta alle politiche di austerità che versano sui lavoratori. Cambiare politica in Europa si può e si deve, ma solo con un Governo economico equo e democratico. Il lavoro è un valore sociale umano ed economico, è pane e vita, non possiamo accettare un lavoro precario o ancor peggio in nero. Il lavoro deve essere investimento»

manuela zoni

In serata le immagini di luigi frigo

Redazione
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Pubblicato il 01 Maggio 2014
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