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Microcredito per i bisognosi grazie a Bcc, Comune e Caritas

Comune, Banca di Credito Cooperatico (Bcc) e Caritas insieme per sostenere le famiglie con piccoli prestiti fino a 2mila euro e una carta di credito sociale ...

Parte a Busto Garolfo il progetto sperimentale "Microcredito", un'iniziativa nata per rispondere ai bisogni emergenti della collettività. Si sono messi in rete per la buona riuscita del progetto il Comune, la Banca di Credito Cooperativo (Bcc) e Caritas. I tre enti, nella sede della Bcc a Busto Garolfo, hanno siglato la convenzione per dare vita al progetto. L'obiettivo è quello di sostenere la crescita socio-economica di famiglie, a rischio di povertà, con dei piccoli prestiti

E' prevista l'erogazione di importi fino a 1.500-2.000 euro da restituire in massimo due anni; ogni richiesta sarà vagliata dai servizi sociali del comune e dalla Caritas e inserita in un progetto personalizzato a seconda della situazione socio-economica di ognuno: «Ci rivolgiamo a famiglie – hanno commentato l'avvocato Rogora e la dottoressa Bottazzi dei servizi socialiche si trovano in difficoltà nel rispondere a bisogni primari contingenti. Tutto nasce da una realtà che è emersa all'interno della città. Abbiamo stilato diversi criteri per l'assegnazione del credito, a seconda delle possibilità delle persone. Ogni restituzione, inoltre, prevede un progetto di accompagnamento».

Il microcredito è stato studiato per chi altrimenti non riuscirebbe ad accedere ad un credito secondo formule ordinarie. Le persone saranno seguite da un tutor con il compito di visionare l'uso del denaro prestato, proprio in vista della restituzione dello stesso. «Questo è un fondo rotativo – ha sottolineato Roberto Scazzosi, presidente della Bccse non si restituiscono le somme si esaurisce la disponibilità di credito. Noi come banca vogliamo mantenere i nostri pilastri cardine che sono "mutualità" e "aiutiamoci a crescere"; vogliamo dare, come già successo in passato, un segno tangibile della nostra presenza sul territorio». 

Tra i firmatari della Convenzione Don Ambrogio, parroco di Busto Garolfo e responsabile della Caritas: «La povertà sfila in modo continuo sia in parrochia sia in Caritas – ha rammentato Don Ambrogio -, ringrazio la Bcc e il Comune per questa preziosa collaborazione, lavorando insieme possiamo concretamente rispondere ai bisogni delle persone. Con questo progetto vogliamo cercare di superare tanti aspetti burocratici che non permettono un accesso immediato al credito».

«Oggi la situazione sociale ed economica è cambiata – ha commentato il sindaco Angelo Pirazzini -, l'intervento del comune risulta spesso difficoltoso attraverso i classici mezzi, quindi abbiamo deciso di allargarci e collaborare con altri enti. La persona non può aspettare, deve essere aiutata, deve avere un'opportunità. Bisogna dare ai cittadini quella spinta per "rimettersi in sella e farcela con le proprie gambe"»

Nel bilancio del 2013 di Busto Garolfo per i servizi sociali sono stati stanziati un milione e 610 mila euro, di cui solo il 2% destinati agli extracomunitari. Per questo l'assessore ai servizi sociali Vittorio Castoldi ha voluto sottolineare come «il comune aiuta con una piccola somma di denaro queste persone», mentre per le famiglie è stato messo a disposizione un fondo di 850 mila euro, per bambini e disabili 500 mila. 

Accanto al microcredito, l'amministrazione comunale, con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, hanno infatti lanciato una nuova card sociale per l'erogazione dei sussidi comunali. Non più dei buoni, ma una carta di credito prepagata, meno riconoscibile e che potrebbe essere anche impiegata in differenti negozi di alimentari e per bambini«L'intento è intervenire con uno strumento più agevole per sostenere le famiglie bisognose, coinvolgendo tutti gli esercizi pubblici del paese – ha spiegato l'assessore Castoldi -. Auspichiamo una collaborazione da parte dei commercianti con l'applicazione di uno sconto del 5% (come già avviene per la social card) sugli acquisti effettuati con la carta sociale comunale». L'uso della card permetterebbe di verificare l'effettiva spesa ma anche alleggerire il lavoro burocratico degli uffici. L'assessore ha parlato anche dei Lic (lavori in corso), e di 1.500 euro stanziati in buoni latte.

Il progetto di Microcredito è stato ribattezzato "Latte e credito" da Massimo Pagani, assessore alle politiche sociali della provincia di Milano, proprio perché a Busto Garolfo è in uso una carta sociale prepagata, data ai più bisognosi con cui prendere il latte da un dispenser e che vede impegnati appunto a fare rete il comune di Busto Garolfo, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e la Caritas parrocchiale: «Un modello inedito di collaborazione a rete – ha concluso Pagani – mai visto sul nostro territorio. Senza la collaborazione virtuosa fra i soggetti del territorio, senza una banca come la Bcc, un progetto di questo tipo non si sarebbe mai realizzato. Proporrò infatti di studiare l'iniziativa per poterla applicare alle situazioni problematiche in provincia di Milano».

Manuela Zoni

Redazione
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Pubblicato il 09 Aprile 2014
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