Daniela Bianchi, come conciliare ospedale e famiglia
Direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera di Legnano, la dirigente dimostra come si può essere efficienti al lavoro e insieme bravi a gestire la propria famiglia...
«Se vuoi conciliare lavoro e famiglia puoi: è solo una questione di volontà». E' con questo pensiero ben fisso nella mente che il direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera, la dr.ssa Daniela Bianchi, è riuscita a raggiungere importanti obiettivi lavorativi senza però rinunciare agli affetti familiari.
L'ironia e la forza di volontà sono tra gli "ingredienti" che rendono Daniela una brillante donna in carriera che rappresenta appieno la forza del mondo femminile cittadino.
Daniela ha due figlie di 17 e 18 anni, dal 2012 amministra i 4 ospedali di Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono, guidati dal direttore generale dr.ssa Carla Dotti.
La sua giornata incomincia alle 6 di mattina: «Mi alzo presto per preparare la colazione alle mie due figlie, Francesca e Alice, poi vado al lavoro – spiega Il direttore amministrativo -. Abito a Meda e quindi faccio la "pendolare": alle 9 sono in ospedale, in linea di massima finisco alle 19, ma si va anche oltre a questo orario. Quando arrivo a casa, preparo la cena. In generale cerco di ritagliarmi dello spazio per me e per la mia famiglia: due volte alla settimana vado in piscina, il weekend lo dedico totalmente agli affetti».
Nel 1999, Daniela, inizia la sua ascesa: «Ho iniziato a lavorare nell'89, nel '99 sono diventata dirigente di struttura complessa a Garabagnate. Nel 2009 il salto, con la promozione di direttore amministrativo. Nel complesso ospedaliero di Legnano sono arrivata nel 2012: qui mi trovo veramente bene».
Un lavoro di responsabilità in cui hanno giocato un ruolo importante la famiglia: «E' un lavoro impegnativo nel quale metto davvero tutta me stessa – racconta la dr.ssa Bianchi -. Ovvio, per crescere Alice e Francesca è essenziale l'entourage familiare, fondamentale la presenza del loro papà».
Il maschilismo esiste ancora: «E' percepibile nonostante molti si riempiano la bocca di concetti pro donne – afferma Daniela -. Mi ritengo fortunata poichè non ho mai avuto problemi, probabilmente perchè ho sempre lavorato in strutture pubbliche dove vi sono regole precise ed esiste meno competitività rispetto al privato. Ho sempre fatto incontri positivi e poi tutti i miei passaggi di carriera sono stai promossi da uomini».
gea somazzi
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