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Via i pini marittimi da piazza San Bernardo

Gli operai sono impegnati nell’intervento di riqualificazione che punta a eliminare i pini marittimi, le cui radici espandendosi hanno causato il sollevamento del porfido...

La piazza San Bernardo si rifà il look, se non in toto, almeno in parte, budget comunale permettendo. Le ruspe sono già al lavoro dal 17 febbraio e per un paio di mesi gli operai saranno impegnati nell’intervento di riqualificazione che punta a eliminare i pini marittimi, le cui radici espandendosi hanno causato il sollevamento del porfido, quindi la messa  a dimora di carpini, il rinnovamento delle panchine, la sistemazione dell’illuminazione.

Un lavoro necessario per salvaguardare i cittadini da inciampi e cadute e per dare un po’ di aria e luce a una piazza finora un po’ sacrificata.

Dal momento che la piazza è di proprietà della parrocchia, d’accordo con il parroco, don Rino Tantardini che ha nominato l’architetto Giuseppe Paganini, l’ufficio tecnico comunale ha predisposto il progetto (visionabile sul sito istituzionale www.comune.castellanza.va.it).

I responsabili del portale Castellanzaonline sono stati sul cantiere per un sopralluogo con i funzionari comunali per fotografare la situazione e capire a che punto siano i lavori: «Attorno alla ruspa – scrivono – e ai camion si sono formati capannelli di cittadini, attenti ad osservare e commentare. Sinora l’umore e i commenti raccolti sono positivi rispetto all’intervento. La scelta di abbattere i pini sulle prime aveva suscitato qualche perplessità ma l’alternativa sarebbe quella di lasciare che le loro radici continuassero l’opera devastatrice sulla pavimentazione, come già accadde in passato lungo il primo tratto di via papa Giovanni XXIII con conseguenze ancora peggiori e più onerose».

«I pini marittimi che abbiamo rimosso – ha raccontato Fabio Spadoni (ufficio ecologia) – facevano parte ancora del lotto di trecento pini che negli anni’70 l’allora vivaio Tesi donò al Comune di Castellanza e che vennero piantumati qui e là senza un preciso criterio e senta tenere conto delle conseguenze a lungo termine. Purtroppo i pini marittimi hanno come controindicazione proprio questa invasività delle loro radici e, se vi ricordate, finirono col sollevare persino l’asfalto della strada. Inevitabile ora doverli rimuovere per evitare il ripetersi del problema che già si stava evidenziando con i mattoncini di porfido. Dobbiamo evitare situazioni di pericolo per i cittadini che passeggiano nella piazza e quindi evitare pericolose cadute. Abbiamo eliminato 16 piante e presto ripiantumeremo dei carpini, più adatti».

Cosa sta dunque succedendo in piazza? Sono stati già tagliati i pini marittimi lungo via papa Giovanni XXIII e via San Camillo, si sta procedendo a frantumare i ceppi alla base per poter creare spazio per il verde e poter piantumare arbusti da fiore abbellendo le aiuole frontali, che saranno ampliate; le aiuole laterali alla chiesa vengono allargate; saranno quindi posizionati nuovi alberi (carpini, nella fattispecie) con forma e crescita più contenuta e meno invasiva, che non presentano la problematica dei pini rimossi, ovvero non solleveranno più il terreno con le radici. Cambieranno anche gli arredi, ovvero saranno posizionate nuove panchine, mentre i lampioni saranno sostituiti proprio per consentire una illuminazione più adeguata.

Il costo complessivo dell’opera è di euro 150 mila.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Febbraio 2014
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