24 Gennaio 2014

Egregio Direttore, con riferimento alla lettera della Sig.ra Mariangela Monticelli pubblicata sulla Sua testata il 22 gennaio (qui il testo), mi permetto di fare alcune considerazioni che ritengo doverose.

Il sottoscritto, in qualità di rappresentante della Contrada vincente l’ultima edizione del Palio e quindi avente l’onore di custodire la Croce di Ariberto nella propria parrocchia fino al prossimo maggio, è stato alcuni mesi fa informato del restauro direttamente dal presidente del Comitato “Legnano 1176”, senza che nell’occasione venisse specificato chi fosse stato il reale promotore dell’iniziativa né, tanto meno, che il restauratore avrebbe lavorato gratuitamente e volontariamente.

Nella sostanza, l’operazione è stata presentata semplicemente come una delle tante che annualmente vengono svolte da Comune, Collegio e Contrade per la conservazione ed il miglioramento del grande patrimonio costituito da simboli, abiti, armature, suppellettili ed attrezzature che rendono la sfilata del Palio di Legnano unica nel suo genere.

Inoltre la Contrada che rappresento non è mai stata informata, nè ufficialente nè informalmente, delle date di svolgimento del sopralluogo e del restauro, cosa per altro testimoniata molto chiaramente dalle foto da Voi pubblicate nei vari articoli, dove infatti non compare, tra i tanti personaggi coinvolti a vario titolo nell'operazione, nessun esponente biancoverde.

Dalla lettura degli articoli e delle lettere da Lei pubblicate, scopro quindi solo ora che in verità tale importante operazione di conservazione è nata da una proposta della Sig.ra Monticelli, la quale inoltre si è fatta parte attiva nell’ottenere la collaborazione gratuita ed appassionata del proprio amico ed esperto Enrico Lobbiani.

E’ inutile dire che se fossero state fornite queste informazioni al sottoscritto ed alla Contrada che rappresento, non solo non sarebbero venuti a mancare i nostri doverosi ringraziamenti, ma sicuramente avremmo ben volentieri contribuito, sia finanziariamente che dando tutto il necessario supporto logistico all’esperto restauratore nelle fasi del suo importante ed prezioso lavoro.

La Croce mancava da San Domenico da 17 anni, solo la gioia e la soddisfazione di poterla ammirare ogni giorno nelle sue migliori condizioni possibili di certo non ci avrebbe fatto tirare indietro.

Spiace quindi leggere frasi, per altro oggettivamente comprensibili, come quelle espresse dalla Sig.ra Monticelli, evidentemente ignara della reale situazione: "Mi aspettavo però dal mondo del Palio, Collegio, Gran Priori, Capitani etc. due righe magari attraverso il suo sito, di gratitudine nei confronti di Enrico che ha lavorato, (anche nel freddo della chiesa) per riportare al suo "Splendore" l'ambito trofeo".

Posso assicurare alla Sig.ra Monticelli, che tra l'altro scopro essere una nostra affezionata contradaiola, che non è certo per disinteresse o peggio per mancanza di gratitudine da parte nostra se le cose si sono svolte nel modo che lei stessa giustamente stigmatizza.

Colgo quindi l’occasione non solo per ringraziare di vero cuore anche se tardivamente, a nome di tutta la Contrada S. Domenico, la Sig.ra Monticelli ed il Sig. Lobbiani per l’importante lavoro svolto, ma anche per invitare entrambi presso il nostro Maniero in modo da avere il piacere di conoscerli di persona.

Ringraziandola anticipatamente per lo spazio che sicuramente vorrà dare a questa mia lettera, colgo l’occasione per porgerLe i miei migliori saluti.

Gianfranco Zottino

Gran Priore Contrada San Domenico