(g.s.) – E' ufficiale: a breve verrà avviato il bando di gara per la vendita della Tosi e verrà approvato il decreto che sblocca i fondi per la cassa integrazione straordinaria. Ma è anche sempre più "ufficiale" il contrasto tra i sindacati e il commissario Lolli.

Oggi, giornata intensa per i lavoratori legnanesi. Infatti, più di 50 dipendenti Tosi, verso le 11, hanno manifestato fuori dal Ministero dello Sviluppo economico, a Roma, dove si è svolto l'incontro con i sindacati, il commissario straordinario Andrea Lolli e il sindaco Alberto Centinaio. In contemporanea, a Legnano, circa 70 lavoratori hanno presidiato l'entrata della storica azienda ricevendo poi, nella tarda mattinata,  un segno di solidarietà da parte di un centinaio di operatori ecologici di Amga in corteo verso il palazzo comunale.

Durante la riunione romana, con tutti i soggetti interessati, Lolli ha illustrato il lavoro svolto in questi mesi: «Il commissario ha dichiarato di voler continuare ad andare avanti nel presentare un nuovo bando in quanto, secondo lui, vi sono società interessate ad acquistare la società – ha spiegato Vittorio Sarti segretario della Uilm -. Non ha dato tempi, ma per una stima generale, credo che sino a primavera inoltrata non verrà pubblicata la gara per la vendita. Dunque, i tempi si dilatano e noi torniamo a casa con gli stessi dubbi e preoccupazioni di prima».

Per i lavoratori presto arriverà la cassa integrazione straordinaria: «Dopo le nostre continue pressioni – ha dichiarato Sarti -, sembra che qualcosa si sia mosso: settimana prossima dovrebbe venire approvato il decreto per i fondi della cassa integrazione straordinaria. Speriamo poi, che l'Inps si affretti nel completare le pratiche».

Perplessità anche per Luigi Dedei, segretario regionale Fim Cisl Lombardia: «Durante l'incontro, il commissario ha espresso la ferma convinzione di procedere con il bando per la vendita, affermando che non vi sarebbe alcuna differenza di tempi tra la procedura d'affitto e quella per l'impegno di acquisto. Noi non siamo convinti di questa idea: cinque mesi per la procedura secondo noi sono troppi».

Un rapporto incrinato, quindi, quello tra i sindacati e Lolli: «Purtroppo i rapporti con il commissario Lolli non sono affatto sereni – afferma Dedei –: troppi i dubbi sulle decisioni da lui prese. Ora noi verificheremo tutto quello che è stato detto».

Martedì mattina i sindacati incontreranno i lavoratori e, a fine febbraio, si svolgerà un altro incontro al Ministero per fare il punto della situazione.