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374 giorni a Kabul, il contingente Nato è tornato a Solbiate Olona

Atterrato a Malpensa, il generale Giorgio Battisti ha dedicato un ricordo speciale anche al generale Giangiacomo Calligaris, deceduto ieri durante un volo di addestramento nel Viterbese...

È terminata la missione del Nato Rapid Deployable Corps-Italy (Nrdc-Ita) di Solbiate Olona in Afghanistan. Sono atterrati a Malpensa al termine di oltre un anno di permanenza nella capitale afgana gli uomini e le donne della caserma “Ugo Mara”. Alla testa dei suoi, il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti, Comandante di Nrdc-Italy, che per tutto il 2013 ha svolto l’incarico di capo di stato maggiore di Isaf, guidando lo staff della missione internazionale, composta da personale proveniente da ben 49 nazioni, nella delicata e fondamentale fase della transizione della responsabilità del paese alle forze di sicurezza afgane e in cui la missione si avvia alla fase finale prevista a dicembre 2014.

Nel rispondere alle domande dei giornalisti presenti, il generale Battisti si è detto orgoglioso della professionalità, riconosciuta anche dai vertici internazionali, che il personale di Nrdc-Italy ha dimostrato nel periodo di permanenza in Afghanistan, operando con determinazione e prontezza, frutto di un valido addestramento in Patria, mai disgiunto dal rispetto della cultura, delle tradizioni e degli usi e costumi locali.

«Vorrei esprimere i miei sentimenti di profonda vicinanza e rispetto nei confronti del popolo afgano che si sta impegnando a fondo per recuperare gli effetti di 35 anni di conflitti». Ha aggiunto il generale, che ha anche ricordato tutti i caduti della Coalizione e in particolare i 53 militari italiani caduti per l’Afghanistan in questi 12 anni di missione. Battisti ha quindi dedicato un ricordo speciale anche al generale Giangiacomo Calligaris, 57 anni, comandante dell'Aviazione dell'esercito (5 anni in servizio a Legnano), deceduto ieri durante un volo di addestramento nel Viterbese (Qui il nostro servizio). Era lui il pilota addestratore a bordo dell'elicottero precipitato. Accanto c'era il tenente Paolo  Lozzi, 25 anni. 

«Vorrei anche ricordare le famiglie di coloro che hanno perso la vita nell’espletamento del proprio dovere ed esprimere loro la mia più profonda vicinanza e cordoglio. I familiari, capaci di sopportare un dolore indescrivibile con una straordinaria dignità sono i veri eroi», ha concluso il generale Battisti prima di lasciare l’aeroporto alla volta di Solbiate.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Gennaio 2014
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