21 Gennaio 2014

Caro Direttore , leggo con interesse l'articolo di Valeria Arini sul grande tema della citta' metropolitana e faccio una prima considerazione.
Quando i nostri politici devono risolvere un problema, finisce che lo complicano a dismisura fino a rendere incomprensibili e difficilmente percorribili le strade per una sua soluzione e cosi va' a  finire che tutto rimane come prima, con i soliti noti ai loro posti di prima.
Per venire poi al tema vero e proprio, mi sembra che tutto sia concentrato nell'appello che i sindaci dell'Altomilanese  ( che si ritroveranno mercoledi mattina ) vogliono fare al Parlamento per ottenere "…una corsia preferenziale per i Comuni contigui alla Provincia di Milano che volessero aderire alla Citta' Metropolitana e di rendere  obbligatoria l'elezione diretta del Sindaco"
Mentre ritengo sacrosanta quest'ultima richiesta, sulla prima mi piacerebbe avere delle risposte a queste domande :
– e' sottinteso che a Legnano ha gia' accettato l'idea di entrare nella Citta' Metropolitana?
– significa che Busto Arsizio ( e comuni limitrofi ) ci tiene a seguire Legnano in questa decisione?
– significa che l'Altomilanese ha rinunciato ad avere un propria identita' distinta dalla "Grande Milano".
Forse ho perso qualche dibattito, qualche discussione con i cittadini legnanesi, qualche sondaggio, qualche approfondimento nell'ambito del "bilancio partecipato" , ma non mi ricordo una assunzione convinta e approfondita di questa decisione.
Ho gia' avuto modo in altra occasione di esprimere il mio parere, che ovviamente conta come quello di un semplice cittadino, sul pericolo di entrare nella citta' metropolitana e di continuare ad essere la periferia dell' "impero milanese", invece di girarci verso il nord-ovest dell'Alto milanese e quindi mi piacerebbe conoscere, da chi ha gia' preso queste decisioni, le motivazioni  a favore di queste scelte.
Grazie. Cordiali saluti.    

Carlo Tajana