13 Gennaio 2014

Buongiorno, so che questa mia lettera, potrà essere considerata populista, ma come dice un vecchio adagio “facile vedere la pagliuzza nell’occhio altrui piuttosto che il palo nel proprio”.

Legnano, venerdì, 10 gennaio ore 18.45, via Maurizio Quadrio, come tutte le sere, “metodica” una buona cristiana di quasi ottanta anni, rientra a casa, dopo il rosario ed aver seguito come tutti i santi giorni la messa serale.

Con la propria coscienza a posto rincasa, e, trova l’amara sorpresa, oltre le  quotidiane elemosine, questa volta qualcuno ha pensato che fosse il caso di autogratificarsi!

Finestra divelta, cassetti aperti, armadi svuotati, le foto degli affetti a terra, una “violenza” privata inaudita, quei pochi ricordi del defunto marito, la fede nuziale, il braccialetto di quando è nata la figlia, la medaglia d’oro dell’Avis, gli orecchini di quando era piccola e quei pochi soldi che teneva in casa, tutto sparito, solo 2 piccole perle in bella vista le sono rimaste.

La polizia, anche in seguito alla denuncia ha potuto con chiarezza capire chi fosse l’artefice di tale misfatto.

Ora, Le chiedo, il Sig. Centinaio e tutte le prodighe associazioni, non dovrebbero prima preoccuparsi della sicurezza dei propri concittadini e poi pensare agli altri?

Troppo facile fare i moralisti con i soldi altrui, se comunque questo è il trend, sappiano che la nostra famiglia, con venerdì, ha abbondantemente contribuito.

Un cordiale saluto ed un anticipato ringraziamento.

Maurizio Tentorio

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Il problema della sicurezza è tra i più sentiti in città, complici diversi eventi malavitosi che hanno arricchito ancora di recente la cronaca dei nostri giornali.
L'amministrazione comunale, proprio ultimamente, ha dimostrato comunque sensibilità alla questione, ottenendo dal Questore di Milano la presenza di una pattuglia dell'Esercito in zona Stazione fino a mezzanotte. Ancora poco, sicuramente, per una maggior garanzia di sicurezza, ma la conferma di un'attenzione del Comune al problema esiste, rassicurando un minimo i cittadini, come il nostro ultimo lettore, che più di altri soffrono la realtà di una Legnano troppo poco protetta dai balordi che la frequentano.

marco tajé