Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

CAPODANNO, MA COSA C’E’ DA FESTEGGIARE?

1 Gennaio 2014

Gentile Direttore,
la mia vuole essere una riflessione sul momento che stiamo vivendo.
Povertà in aumento,perdita di lavoro,aziende in crisi, costrette a chiudere, situazione drammatica per i giovani,i meno giovani, gli ammalati, le persone sole.
Umiliazione e vergogna per mettersi in coda alla caritas, tante persone non si curano più perchè non hanno i soldi per i ticket, per le medicine; sono aumentati i suicidi perchè un uomo può perdere tutto,ma non la propria dignità e se stesso.
La violenza la fa da padrona,vince la prepotenza, l'arroganza,non ci sono regole e se ci sono nessuno le osserva.
I ragazzi fanno branco, gli anziani sono diventati peggio dei ragazzi:ma quel rispetto, quella educazione che ci distingueva in quello che era il nostro bel paese dove sono andati a finire?
Frasi come "scusi,permesso, posso,grazie", non esistono più,anzi se le usi ti deridono! Che conquista di civiltà!
Il troppo permissivismo, il lassismo genitoriale, padri che fanno i ragazzi, madri che vogliono apparire sorelle delle figlie; oddio c'è bisogno di un ritorno al passato,ai valori saldi di in tempo che non c'è più,alla buona educazione e al rispetto del prossimo.
E' il paese dell'assurdo e del paradosso, invece di fare coesione, si esprime il peggio di sè con i botti di fine anno.
In questi casi i soldi ci sono, migliaia di euro in fumo, quando ci sono famiglie che non hanno neanche un panettone!
Evviva!, non importa, espodiamo i botti! Forti, sempre più forti! C'è il malato terminale che sta morendo? e chi se ne importa, giù botti! Ci sono gli anziani che si ricordano le bombe della guerra?evviva, giù botti, ci sono i cani che impazziscono e muoiono d'infarto? evviva, giù botti! Evviva l'inciviltà, la rabbia, la violenza, bombe, bombe sempre più forti.E' dalla educazione e dal rispetto del prossimo che conosci un popolo.
Soldi per tutti con i botti e poi in fila alla caritas e a raccontare in tv le proprie miserie.
Vorrei ricordare che l'oggi è la continuazione di ieri e non c'è proprio niente da festeggiare, è una data stabilita dal calendario, nulla più. Buon anno di riflessione e di salute

Lettera firmata


Primo giorno dell'anno… un po' di ottimismo, via!

marco tajé

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.