Una luce che illumina a giorno la Sacra Famiglia e lascia nella penombra il resto della Natività. E' il presepe della parrocchia Santi Martiri di Legnano. 

Il giorno e la notte, insomma, per riallacciarsi alla storia di quel vecchio rabbino che domandò una volta ai suoi allievi da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno.
“Forse quando scrutando fuori dalla tenda si può distinguere con facilità un cane da una pecora?”.
“No”, disse il rabbino.
“Quando guardando nella penombra si riesce a individuare un albero di fichi in mezzo alle palme?”.
“No”, ripeté il rabbino.
“Ma quand’è, allora?”, domandarono gli allievi.
Il rabbino rispose: “È quando guardando il volto di una persona qualunque, riconosci i segni di un tuo fratello. Fino a quel punto è ancora notte nel tuo cuore”.

In questa quinta puntata dei presepi visti attraverso le immagini dei nostri lettori, proseguiamo con quello dei due fratellini Cozzi, Giulia 11 anni e Andrea di 6 che ci scrivono: "Vogliamo far vedere il nostro presepe e quello del nostro nonno Franco Cozzi. Le mangiatoie, i ponti, le pannocchie, i carretti, le scale e le fontane sono state fatte a mano dal nostro nonno, l'acqua che fa muovere il mulino è spinta da un vecchio motore di una lavatrice, le ochette e le mucche che muovono il frantoio girano grazie a un motorino di un forno a microonde,  ogni anno ha aggiunto sempre qualcosa per renderlo sempre più bello. E' una bella tradizione che ci ha tramandato come si vede anche per il nostro presepe. Auguri di Natale a tutti voi".

Infine, ecco il lavoro eseguito dai ragazzi e dagli educatori del Centro di Aggregazione Giovanile del Comune di Legnano, che augurano a tutti un Natale di pace e gioia.