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QUESTIONE ROM: NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA

21 Novembre 2013

E' un dibattito costante e continuo quello che prosegue anche oggi in relazione alla questione Rom e ai container destinati all'Emergenza freddo. Di seguito, nuove considerazioni dei nostri lettori e della Scuola di Babele, che ricordiamo è stata recentemente insignita della Benemerenza civica dal Comune di Legnano


Buongiorno Direttore, non sono una persona che abitualmente scrive ad un giornale, ma dopo aver letto la lettera del 18.11.13, della persona che non si firma (purtroppo), scrivendo che chi protestava per i container per i ROM in via Oberdan, ricordava il Ku Klux Klan, non ho potuto veramente farne a meno.

Io ero una delle persone residente in via Oberdan , presente in Piazza San Magno domenica 17 novembre a protestare, e non me ne vergogno, anche perchè non c'è niente di cui vergognarsi.

Vorrei però fare qualche precisazione: forse abbiamo visto 2 manifestazioni diverse, non ho visto la partecipazione di persone violente, arrabbiate, armate, etc. ma una civilissima e quasi fin troppo tranquilla manifestazione di protesta, forse la persona dovrebbe documentarsi un po' di più sul Ku Klux Klang, in quanto molto diverse le loro proteste, che per loro erano l' esecuzione di neri e di attivisti per i diritti civili.  

Vorrei anche tranquillizzare questa persona che ho avuto una vita tranquilla e serena, non ho subito traumi e non ho subito violenze nella mia infanzia, ho studiato in una scuola che, come la mia famiglia, mi ha insegnato a non fare discriminazioni di nessun genere, ma a fare solo la differenza tra il bene ed il male, tra persone buone e persone meno buone, e penso fino ad ora di aver seguito queste regole, cercando di aiutare sempre le persone che veramente ne avevano bisogno e non quelle che chiedono aiuto per approfittarne, magari a scapito di altre molto più bisognose.
E' vero ho una casa confortevole, ma pagata con tanti anni di sacrifici e duro lavoro, non ho tolto niente a nessuno, e nessuno mi ha regalato niente !!

Penso la mia umanità di non averla persa assolutamente, anzi in questo momento la mia protesta nasce anche da questa umanità che ho, in quanto prima di vedere il bisogno dei ROM, vedo i problemi di tante persone veramente in difficoltà (anche della mia famiglia), famiglie e persone  (di tutte le razze, religioni, idee politiche, orientamenti sessuali !!!!!) , che hanno perso il lavoro, che faticano ad arrivare a fine mese, che non riescono a programmare il loro futuro per tutte le incertezze e le problematiche che ci sono, tutte persone che stanno vivendo un tipo di vita che non hanno scelto.
Per loro però aiuti non ce ne sono, ma ci sono invece per persone che invece stanno vivendo il tipo di vita che hanno scelto, Nomade = persona o gruppo che non ha fissa dimora e muta frequentemente residenza, o che si sposta continuamente da un luogo all'altro (fonte Treccani),persone che oltretutto non hanno neanche accettato il patto di integrazione loro offerto, quindi non mi sento assolutamente priva di pietà, compassione e vicinanza per il prossimo.
Evidentemente queste madri hanno pensato così per il meglio dei loro bimbi, così come le nostre madri a suo tempo hanno pensato al meglio per noi, lavorando tanto e facendo tanti sacrifici, senza aspettare aiuti da nessuno.

La protesta poi nasce purtroppo anche dalla cronaca, è innegabile che molti dei fatti di cronaca, soprattutto furti siano legati a queste persone, io stessa qualche anno fa ho subito un furto in casa da queste persone, e come me purtroppo tante altre persone residenti nella zona di via Oberdan, e probabilmente in tutta Legnano.

E non per ultimo anche purtoppo il degrado che portano, sfido chiunque a mostrarmi un campo ROM ordinato e pulito.  

A me comunque nonostante tutto questa persona non fa schifo, in fondo ha espresso la sua opinione, perchè fortunatamente siamo ancora in un paese libero dove ognuno di noi è ancora libero di esprimere la propria idea.

Io invece, nel caso il direttore decidesse di pubblicare questa lettera, chiedo di mettere il mio nome

Stefania Ronchi


Condivido pienamente quanto scritto da quel signore che, alla fine della sua lettera,  chiede al direttore , per parità di trattamento con la sig.ra del Ku Klux Klan, di omettere il suo nome.

Vorrei  portare anch’io un piccolo contributo e mi rivolgo direttamente al Sindaco:

Sig. Sindaco qualche tempo fa, in occasione degli sgomberi eseguiti in via Romagna e nelle vicinanze del Cimitero Parco, aveva invitato i cittadini a segnalare eventuali insediamenti abusivi di rom.

Benissimo. Se riesce a trovare un po’ tempo e percorrere la provinciale per Busto Garolfo, noterà, in prossimità del  cimitero parco, un numero cospicuo di tende. Cosa sarà? Un campeggio o l’ennesimo insediamento abusivo? A lei la risposta.

Sig. Sindaco io sono un cittadino legnanese dalla nascita. Sono stato sempre orgoglioso della mia città. Ora non è più così. Vedo un degrado senza fine, un città sporca e, quello che è peggio, il disinteresse totale dell’amministrazione per i problemi  dei cittadini.

Sig. Sindaco lei non è il Sindaco solo di chi lo ha eletto. Lei dovrebbe essere il Sindaco di tutti. Noi abbiamo bisogno di un buon sindaco (non mi importa di che colore politico l’importante che sia valido) non di un cattivo predicatore.

E poi, per cortesia, abbassiamo i toni della polemica. Qui nessuno è razzista e nessuno vuole la morte di nessuno. E soprattutto non scomodiamo il Ku Klux Klan, i Campi di Concentramento e il Vangelo.

Sig. Sindaco chiediamo solo che vengano rispettati in ns. diritti. Noi non abbiamo solo doveri, abbiamo anche qualche diritto. E i rom non hanno solo diritti, hanno anche qualche dovere. O forse chiedo troppo?

Ovviamente per solidarietà per chi mi ha preceduto chiedo che venga omesso anche il mio nome.

Grazie per la disponibilità

Buona serata


Buongiorno Direttore,
vorrei sottolineare la scaltrezza del Sindaco di San Giorgio nel proporre il suo aiuto a Legnano per l'emergenza zingari… più che Cecchin direi "cecchino" avendo sparato la sua cartuccia con grande precisione. Certo che è meglio dare un contributo a Legnano piuttosto che portarsene a casa qualcuno di questi zingari!!! Costasse anche la stessa cifra meglio che stiano sul territorio di un altro!!! In questo modo me li tolgo dai piedi e non li ho a gironzolare per le strade a dar fastidio ai miei cittadini!!!  Se tutti i Sindaci del circondario ci mandassero soldi (?) per gestire questa situazione nel giro di 10 giorni Legnano sarebbe invasa da gente in cerca di "aiuto" e, conoscendo il cuore d'oro della nostra amministrazione, diventeremmo veramente la nuova Lampedusa…
Con rispetto per la buona fede dei Signori Sindaci, da legnanese, e credo a nome di quasi tutti i legnanesi, chiedo cortesemente al Signor Cecchin di allestire un suo "campetto rom", piccolo, quello che può fare, nessuno chiede di fare l'impossibile, ma ne tenga qalcuno anche a San Giorgio… non ce li mandi tutti qui!!!
Questo sarebbe un vero atto di solidarietà a Legnano.
Cordiali saluti

 
Lettera firmata

Oggi in Italia e in gran parte del mondo si celebra la giornata internazionale dell’infanzia. Lo scopo è quello di riaffermare i diritti di base che ogni bambino già alla nascita acquisisce direttamente in quanto facente parte della razza umana. Ovviamente tra questi diritti ci sono quelli fondamentali. E tra quelli fondamentali c’è ad esempio il diritto per un bambino di non morire di freddo in un fatiscente accampamento disastrato alla periferia di una (ancora ) ricca città della provincia più ricca d’Italia. C’è anche il diritto per una bambina di poter attingere alla fontanella dell’acqua pubblica. C’è anche il diritto di non essere equiparati a rifiuti ingombranti, e via di questo passo.

Tutto questo però vale solo in Italia. A Legnano no! A Legnano dei  (sedicenti) virtuosi cittadini “che pagano le tasse” sostengono che i loro soldi il Comune dovrebbe   spenderli per ritirare i cartelloni elettorali piuttosto che per dar ricovero invernale (stiamo parlando di 100 giorni) a 12 bambini con le relative mamme, gli stessi virtuosi cittadini dichiarano al Sindaco che piuttosto che convivere nello stesso quartiere con questi pericolosissimi potenziali mini-delinquenti  preferirebbero ritornare ad avere sottocasa la discarica dei rifiuti come nei bei tempi passati.  

La Scuola di Babele è al fianco di quei bambini e delle loro famiglie e di chi si batte per loro, ed è incredula e amareggiata, al pari del nostro Sindaco, nel constatare che in questa città ci sia spazio per una cultura che educa “i futuri uomini e le future donne all’intolleranza ed alla paura, a diffidare del diverso, ad odiare gli ultimi, a scacciare i poveri” come ha scritto un illuminato cittadino o cittadina legnanese un paio di giorni fa proprio su questo giornale.

E, sfortunatamente per alcuni, non ci si potrà nemmeno dire “prendeteveli voi i rom”, perché il problema non esiste, in quanto, per essere accolti nella nostra scuola, l’unico requisito richiesto è l’appartenenza alla razza umana.

 La Scuola di Babele

Nessun uomo è un'isola

Prima vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubavano
Poi vennero a prendere gli ebrei e tacqui perché mi erano antipatici
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché erano fastidiosi
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non parlai perché non ero comunista
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare 

(Bertolt Brecht)

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