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ROM: DOVE SONO LE PROMESSE FATTE ALLA CITTADINANZA?

21 Novembre 2013

Gentilissimo direttore, mi permetto di scriverle e per rispondere alle persone che stanno contestando quanto il comitato di via Oberdan sta facendo.

In primis alla signora che non vuole che sia pubblicato il suo nome perchè gli facciamo schifo.
Carissima signora non vedo perchè non si vuole identificare, va bene che facciamo schifo ma siamo persone che civilmente hanno fatto una protesta e una domanda al sindaco sulle motivazioni della scelta e fatto presente le nostre perplessità.
Per sua informazione il sindaco Centinaio che aveva assicurato una risposta al comitato e tutta la documentazione richiesta, il caro sindaco non ha mai dato risposte e tantomeno ha presentato le autorizzazioni di legge per l'utilizzo di una area ex piattaforma ecologica, che deve essere bonificata prima di un altro uso.
Vede signora è facile additare chi civilmente richiede garanzie di sicurezza e dignità del territorio e dire che si vergogna e gli facciamo schifo. una persona come lei non ha nemmeno il coraggio di firmare la sua lettera e chiede al direttore vigliaccamente di omettere il suo nome come dovremmo definirla?
Cara signora perchè a tutti i costi si devono aiutare persone che non accettano aiuto e integrazione e hanno rifiutato l'aiuto del sindaco con il patto di cittadinanza? Non dimentichiamoci mai che stiamo parlando di queste persone che NON vogliono rispettare le leggi.
Chi è più ignobile chi non li vuole e rispetta le loro decisioni e i loro voleri o chi per fregiarsi di essere una persona buona, umana e disponibile li obbliga ad andare in posti che loro non vogliono?
Secondo lei anche il sindaco Centinaio fa parte del Ku-Klux-Klan? si ricorda che il sindaco e la stessa giunta avevano detto che avrebbero usato il pugno duro con chi non avesse accettato il patto di cittadinanza? Quindi?
Dove sono le promesse fatte alla cittadinanza?
Ritengo che sia giunto il momento di togliersi le maschere del buonismo, alla fine penso che per il terrore di essere additati per razzisti, siamo diventati razzisti verso noi stessi. Oggi, purtroppo c'è molto più rispetto per queste persone che non per le persone della nostra nazionalità e cittadinanza, perchè fa molto più scalpore e "tendenza" a mettersi dalla parte dei rom che dalla parte del povero cristo italiano che è diventato indigente. Anzi si predilige aiutare gli extra comunitari illegali, i rom ecc che una persona per per colpa della crisi che ci attanaglia ha perso un lavoro e non riesce a sfamare la sua famiglia.
Apprezzo quanto detto qualche tempo fa da un frate della chiesa dei frati a Legnano, quando gli è stato chiesto, padre quest'anno non va in africa ad aiutare come tutti gli anni quelle popolazioni?
La sua risposta è stata, ragazzi no non vado oggi l'africa è qui, è qui che oggi si ha più bisogno. questo e un uomo di culto a cui va tutto il rispetto.
E' questo che il caro sindaco e la sua giunta dovrebbero fare, più rispetto per tutti soprattutto per chi è nato e vive pagando le tasse su questo territorio.
Ripristini la legalità signor Sindaco e dialoghi con la cittadinanza. Prenda esempio dal sindaco Giuliani che fece forti azione repressive nei confronti di reati minori come graffiti, turnstile jumping, e "squeegeemen" (i lavavetri ai semafori), con l'idea di mandare un chiaro messaggio alla criminalità in generale e che la città sarebbe stata "ripulita". non per questo fu tacciato di Ku-Klux-Klan, razzismo, e nessuno gli ha mai detto che faceva schifo. al sindaco che alla serata "Apri loro la porta" dove dichiara: "Sono un sindaco sconfortato – ha affermato Centinaio -. Non vi nascondo che mi sento amareggiato per gli ultimi accadimenti."
Beh caro sindaco, lei si sente amareggiato, pensi ai suoi concittadini come si devono sentire dopo le sue esternazioni!!!!. Ribadisco che nessuno vuole che un'altro bambino rom muoia di freddo, ci mancherebbe, ma si possono trovare altre alternative che siano consone alla cittadinanza e ai rom. Esiste un campo nomadi in via Juker legnano incrementiamolo e li sarà più semplice anche per loro integrarsi.
Concludo chiedendo al direttore, per non far sentire discriminata la signora del Ku-Klux-Klan e alla quale facciamo schifo, di omettere il mio nome per parità di trattamento.

La ringrazio

Cordiali saluti

Lettera firmata

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