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MENSE: “NOI, GENITORI IN PROTESTA, NON ARRENDIAMOCI”

11 Ottobre 2013

Carissimo Direttore.
Mi chiamo Silvana e sono la mamma di un bambino che frequenta la seconda elementare, sono una mamma che ha sempre aderito alla protesta del "caro mensa" e continuerà a sostenere quest'ultima, perchè sicura di un errore da parte del comune ad aumentarci il buono  con delle tasse.
La mia lettera vuole essere di sostegno e un ringraziamento a tutte le famiglie che tengono duro e che non si lasciano condizionare dagli eventi negativi degli istituti scolastici.
Sento  mamme fuori da scuola che sono stanche, mollano, un pò per l'impegno preso un pò anche per le pressioni degli istituti scolastici.
Visto che chi fa il picnic a scuola incontra molti problemi: discriminazione, stanchezza, pressioni; chiedo a loro, se ci credono ancora e possono, di portare a casa i propri bambini, mi limito a dire questo perchè 400 bambini non sono pochi per fare una protesta, anzi. 
Io portando a casa mio figlio per la protesta ho modo di passare 2 bellissime ore in più con lui, mangiamo insieme, siamo tranquilli, andiamo a mangiarci un panino fuori, andiamo al parco a fare il picnic…semplicemente stiamo insieme e parliamo.
QUESTA PROTESTA oltre ad avermi fatto risparmiare mi ha fatto trovare più tempo per stare con mio figlio.
Tutto questo quando finirà mi mancherà.
E' normale anche una stabilità nella protesta, come tutte le cose la novità fa numero, ma poi a lungo andare tra pressioni e stanchezza fa abbassare la guardia.
Io chiedo alle mamme, papà, nonni, zii e amiche che si prestano a portare  a casa tanti bambini, non arrendiamoci e sopratutto noi che portiamo a casa i bambini non facciamoci sottomettere o spaventare dalle pressioni della scuola, teniamo duro noi anche per gli altri. 
Portiamo avanti noi il lavoro iniziato e non fatevi prendere dal dire: "perchè io lo devo fare  e lui no!".
Noi lotteremo e terremo duro perchè dobbiamo sostenere chi vorrebbe farlo, ma per lavoro o perchè non ha parenti è obbligato a lasciaro a scuola e magari si preoccupa perchè suo figlio/a è solo e discriminato dagli istituti. 
Lavoriamo anche per loro.
400 adesioni bastano per mandare avanti una protesta credetemi, con 400 adesioni ma, continuative saranno loro a cedere e non noi.
Questa è l'unica maniera per fargli capire che stanno commettendo un errore.

Un abbraccio e un grazie a tutte le famiglie per l'attenzione datami.

Grazie 

Silvana

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